Non solo Covid, c’è chi inventa la “stanza degli abbracci”

Castelfranco Veneto, ecco la “stanza degli abbracci” per restare vicini agli anziani anche in tempo di Covid

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Casa di riposo (Getty Images)

La lotta al Covid è incessante e ormai diffusa in tutta Italia in misura più o meno simile. L’emergenza è ovunque a differenza della prima ondata in cui erano principalmente le regioni del Nord del paese con la Lombardia nettamente più infettata. La regione lombarda rimane in testa alla triste e drammatica classifica ma si lotta e si combatte in ogni area del paese. Tuttavia, a Castelfranco Veneto hanno pensato di gestire la situazione e il rischio di contagio senza rinunciare ai gesti di affetto. Nella casa di riposo Domenico Sartor si sono inventati la “stanza degli abbracci”.

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Covid, inventano la stanza degli abbracci

Anziana soccorsa
(Foto di Sabine van Erp-Pixabay)

Si tratta di uno spazio dove gli anziani possono incontrare i familiari e abbracciarsi, sentire l’affetto, senza rinunciare le necessarie precauzioni. “Figlie che accarezzano le madri, mogli che stringono le mani dei mariti, alla casa di riposo di Castelfranco Veneto è di nuovo possibile, malgrado il covid sia tornato a diffondersi”; con questo post sulla pagina facebook, la casa di riposo suddetta annuncia l’idea per fare in modo che gli ospiti della casa di riposo possano continuare a sentire l’affetto dei propri cari nonostante le necessarie restrizioni. “Finalmente ho potuto riabbracciare mia figlia – ha affermato in lacrime una donna ospite del centro – dopo settimane di videochiamate mi è sembrato un miraggio, era un contatto che mi mancava da troppo tempo”.

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Casa di riposo degli orrori
anziani (pixabay)

Per quanto riguarda il funzionamento, il centro per anziani spiega: “Abbiamo pensato di creare uno spazio completamente isolato – ha affermato la direttrice del centro Elisabetta Barbato – una stanza che consenta ai parenti di avvicinarsi ai loro familiari con delle barriere protettive in vetro e in alluminio a tutta altezza, e in tutta sicurezza”. I familiari in sostanza si toccano ma hanno le barriere che non fanno correre rischi di contagio.

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