Marianna Manduca, l’orrore subito sulle pagine del suo diario

Marianna Manduca, l’orrore della violenza subita dall’ex nelle pagine di un diario: “Prendo botte per salvare i bimbi”

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Scrivere  (picjumbo_com/pixabay)

La terribile storia di Marianna Manduca, poi uccisa dal suo ex, ennesima vittima di femminicidio, raccontata nelle pagine tristi del suo diario. Repubblica ha pubblicato quelle parole che raccontano l’orrore subito da quell’uomo rivelatosi diverso da quello conosciuto prima del matrimonio. Sono Marianna Manduca, la mia è una storia vera, fatta di violenze, sopraffazioni e quotidiane umiliazioni. Il mio ex non riesce a tollerare che io abbia alzato la testa, lasciandolo e denunciando le violenze. Per questo ha deciso, per ritorsione e vendetta, di colpirmi nell’unico mio vero punto debole: i figli. Allego 12 querele”. Dodici querele presentò, ma non bastarono per salvarle la vita da quell’uomo. Marianna cercava solo di difendere i suoi figli, era l’unica cosa che chiedeva, che ha chiesto ben presto, dopo i primi mesi di matrimonio: “Mi resi conto di avere sposato una persona completamente diversa da quella che avevo conosciuto. Tra me e lui, infatti, c’era l’eroina. Quando l’ho scoperto  ero già in attesa del nostro primo figlio. Lui promise che avrebbe fatto di tutto per disintossicarsi. Accettare quella condizione ha messo letteralmente fine alla mia vita di donna e di madre”.

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Marianna Manduca, il diario

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Vecchia macchina da scrivere, documenti e occhiali (foto Pixabay)

Poi Marianna ha cercato di sottrarre i figli da quell’uomo che era un tossicodipendente violento. Scrisse così al tribunale die minori per ottenere l’affidamento. Si è aggrappata al giudice che si è occupato della separazione, ma è stato inutile. “Ben presto lui capì che non sopportavo più quella vita – scrive Marianna – Da quel momento cominciò a odiarmi e a picchiarmi con inaudita violenza. Mi diceva che nessuno mai avrebbe creduto alle mie storie, perché lui era più furbo dei giudiciNon uscivo più di casa. Aspettavo la mia razione quotidiana di botte, rassegnata.

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Violenza domestica (Getty Images)
Violenza (Getty Images)

Lo facevo per evitare che quella bestia rivolgesse le sue attenzioni contro i miei genitori e contro i miei figli.“. Ora Marianna non c’è più. Restano i figli che si spera possano avere davanti un futuro meno amaro, resta l’orrore di così tanta violenza.

 

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