Mangimi negli allevamenti, un pericolo per l’ambiente e per la salute dell’uomo

Un recente studio ha appurato l’impatto negativo che i mangimi per il bestiame hanno sull’ambiente e sulla salute dell’uomo: incredibile scoperta.

Mangimi allevamenti bovini pericolo uomo
(Getty Images)

Quanto inquinano e quanto sono nocivi i mangimi utilizzati per sostentare i bovini negli allevamenti? La risposta è (amaramente) sorprendente. Questo quanto si apprende da un recente articolo dal titolo”The meat of the matter: Environmental dissemination of beef beef agrochemicals“, pubblicato sulla nota rivista scientifica Environmental Toxicology and Chemistry.

In sostanza nei depositi di mangimi degli allevamenti di bestiame si troverebbero delle concentrazioni altissime di sostanze chimiche che dall’aria vengono trasportate in tutto l’ambiente circostante. La conseguenza? Un grave danno ambientale e non quantificabile pregiudizio per l’uomo.

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Mangimi negli allevamenti, concentrato di sostanze chimiche: pericolo per l’uomo e l’ambiente

Natura pascoli
(Foto di milesz-Pixabay)

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Gli allevamenti intensivi di carne, che operano quindi a livello industriale, godono di una pessima reputazione. Il motivo risiederebbe nel drammatico impatto ambientale che li caratterizza. Di non nuova scoperta la circostanza per cui il sistema di sostentamento degli animali, dal loro nutrimento sino allo smaltimento del letame, arrechi danni di portata epica all’ambiente. Si pensi agli escrementi che vengono scaricati nelle acque con il risultato dell’inevitabile inquinamento delle falde.

Quello che è di nuova scoperta, di certo il fatto che anche i depositi di mangime, soprattutto negli USA, sono molto pericolosi. Pare, infatti, che in numerosi di essi vi siano altissime concentrazioni di antibiotici ed altri medicinali tossici. Le polveri dei depositi verrebbero trasportate dal vento innescando una contaminazione dell’ambiente circostante.

Questi cantieri alimentari, negli Usa in particolar modo, sono ubicati spesso in zone desolate prive di forme di vita vegetale. Una circostanza che agevola la dispersione delle polveri a lunghissima distanza. L’aria, infatti, non incontrerebbe alcuna barriera. Per tale ragione questi luoghi, secondo l’articolo citato in premessa, potrebbero potenzialmente rappresentare la più grande fonte di emissione di pesticidi sulla faccia della terra. Sostanze chimiche dannose per l’uomo e la Natura.

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Mucche
(Getty Images)

Attualmente, si legge nel testo, sarebbero pochissime le norme che tendono a limitare il fenomeno e soprattutto che impongano severi controlli sulle polveri contaminanti. Ciò anche in forza del fatto che la Food and Drug Administration non riconosce questi cantieri come origine del trasporto nell’aria di particolati dannosi.

M.S.

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