Gianna Nannini rappresenta i poliziotti come maiali, i sindacati la accusano

Gianna Nannini è nell’occhio del ciclone dei sindacati per l’ultimo videoclip: la polemica sui poliziotti e le accuse

Gianna Nannini(GettyImages)
Gianna Nannini (GettyImages)

La Nannini nella bufera delle critiche a causa del videoclip del suo ultimo singolo “L’aria sta finendo“.

Disapprovazione da parte dei sindacati Coisp, Es e Fsp, ma non solo. Dissensi anche da parte della politica, si esprimono il deputato Zangrillo e il senatore Gasparri di Forza Italia.

La cantante difende la libertà di espressione, afferma “l’arte è uno stato indipendente“.

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Il videoclip del nuovo singolo della Nannini: le immagini e le reazioni

Gianna Nannini
Gianna Nannini (Getty Images)

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La canzone “L’aria che tira” è accompagnata da un video di animazione rotoscopica, la cui regia porta la firma di Luca Lumaca.

Il brano è un invito a migliorare la società, da esso contestata, finchè si è in tempo, cioè “prima che l’aria finisca“. Una critica a un mondo che non rispetta l’ambiente, erge muri, spreca risorse, impone disparità, si serve della violenza per ristabilire un ordine che non c’è, abituato al caos perchè assuefatto dalle distrazioni digitali.

Le immagini contestate ritraggono le forze dell’ordine rappresentate come maiali. Durissime le contestazioni da parte del sindacato di polizia che le ha definite ingiuriose, accusando la cantante toscana di istigazione all’odio sociale. Il Coisp aggiunge “si screditano così non solo le forze dell’ordine, ma anche le istituzioni democratiche da esse tutelate”. Non si è fatta attendere la risposta della Nannini, che si è appellata alla libertà di espressione artistica.

La cantante, impreparata alle polemiche e sorpresa dalle reazioni, ha sottolineato il proposito positivo del significato, assolutamente distante dal concetto di odio. In una nota ufficiale ha affermato “l’arte ha i suoi messaggi e così anche i video che li rappresentano”, specificando che non c’era l’intenzione di offendere chi quotidianamente si mette al servizio dei cittadini, mettendo anche a rischio la propria vita.

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Gianna Nannini
Gianna Nannini (Getty Images)

La rappresentazione voleva essere una critica agli abusi di potere, e citando il caso di George Floyd ha aggiunto: “È per questo che nel video alcune istituzioni vengono raffigurate con volti di maiali e non di persone: proprio per evidenziare forme di potere degenerate e non umane“.

 

 

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