Strangolò la moglie sotto gli occhi della figlia: la decisione dei giudici

Roberto Lo Coco, che nel 2019 uccise la moglie Giulia, è stato condannato dalla Corte d’Assise del tribunale di Rovigo: la sentenza.

Roberto Lo Coco sentenza Rovigo ergastolo
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Era l’8 ottobre 2019 quando all’interno di un appartamento di Adria, in provincia di Rovigo, si verificò un brutale crimine. Roberto Lo Coco, all’epoca 28enne, aggredì la moglie Giulia Lazzari sotto gli occhi della loro figlioletta di appena 4 anni. Avrebbe strangolato la moglie, lasciandola quasi morta sul pavimento. A chiamare i soccorsi fu il fratello di lei, anch’egli in casa. Immediato l’arrivo dell’ambulanza che iniziò una corsa disperata in Ospedale. È lì che dopo nove giorni dai fatti il cuore di Giulia smise di battere. A poco più di due anni, la Corte d’Assise del tribunale di Rovigo si è pronunciata nei confronti di Lo Coco.

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La Corte d’Assise del tribunale di Rovigo si è espressa in merito al caso della morte di Giulia Lazzari, condannando il marito Roberto Lo Coco all’ergastolo. Secondo la ricostruzione dei giudici in sentenza, riporta la redazione di Fanpage, l’8 ottobre del 2019 l’imputato aggredì la moglie strangolandola. La coppia pare si stesse separando e sembra che l’atroce gesto sia partito proprio al culmine di una discussione sull’argomento: Lo Coco non voleva accettare la fine del loro amore.

Al momento dei fatti, in casa, si trovavano la figlia di 4 anni che avrebbe assistito alla brutale aggressione, ed il fratello della donna il quale fu colui che fece scattare la chiamata ai soccorsi. Giulia venne rinvenuta sul pavimento priva di sensi, quasi morta, e trasportata immediatamente all’ospedale Santa Maria della Misericordia di Rovigo dove, dopo nove giorni di coma, il suo cuore cessò di battere.

I  giudici della Corte d’Assise del tribunale di Rovigo, nel giudicare i fatti, hanno escluso l’aggravante della premeditazione. Lo Coco oltre alla pena dell’ergastolo è stato altresì condannato al pagamento delle spese di giudizio ed a risarcire le parti civili tra cui anche la figlia a cui è stata riconosciuta una cifra pari a 450mila euro.

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Tribunale (getty images)

Lo Coco, riferisce Fanpage, pare provò a togliersi la vita ma senza esito e non avrebbe mai negato le proprie responsabilità sull’accaduto. Al momento dei fatti sarebbe stato disoccupato e con problemi di dipendenza da sostanze stupefacenti.

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