Ucciso e dato in pasto ai maiali: per l’ergastolano arriva lo sconto di pena

Maurizio Giuseppe Nicosia, condannato all’ergastolo per l’assassinio di Giuseppe Bruno, potrebbe presto lasciare il carcere. La Corte di Cassazione ha accolto il ricorso della difesa.

18enne impedisce pestaggio
Carabinieri, Pixabay

Maurizio Giuseppe Nicosia, condannato all’ergastolo per l’omicidio dell’autotrasportatore Giuseppe Bruno, tra qualche anno potrebbe lasciare il carcere. Una decisione quella della Corte di Cassazione che stupisce dopo la condanna inflitta al killer. E’ stato quindi accolto il ricorso della difesa ed è stato riconosciuto l’attenuante del delitto d’impeto. Diversamente nel primo e secondo grado  all’imputato era stata contestata l’aggravante dei futili e abietti motivi.

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LA CASSAZIONE RIBALDA LA SENTENZA DEL KILLER BRUNO

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Carabinieri (mino21 – Adobe Stock)

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La vittima, Giuseppe Bruno, è stata uccisa al culmine di una lite per un prestito di cui pretendeva la restituzione. Il 52enne di Villarosa, in provincia di Enna, sarebbe stato ucciso, fatto a pezzi e infine gettato in pasto ai maiali per farlo sparire. Con questa sentenza della Cassazione, sono stati ribaltati i precedenti verdetti. L’arrestato doveva rispondere di associazione mafiosa, ma l’accusa era caduta e quindi dovrà essere ricalcolata la sua pena in Appello. Ecco perché la Cassazione ha rinviato gli atti del processo alla Corte d’appello di Catania. A questo punto, cambiando l’ipotesi di accusa, la pena sarà dai 21 ai 25 anni di carcere.

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uccide la madre
Carabinieri (GettyImages)

Alla condanna che verrà decisa, andrà poi sottratto un terzo della pena perché Nicosia in primo grado aveva scelto il rito abbreviato. Inoltre l’imputato potrà usufruire di ulteriori 3 anni per l’indulto del 2006 e potrà ulteriormente godere dello sconto per l’eventuale buona condotta. Presto quindi il killer di Giuseppe Bruno potrà essere a piede libero.

 

 

 

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