Economia, ecco i lavori che scompariranno nei prossimi 10 anni

Crisi, nuove tecnologie e riconversione cambieranno il mondo del lavoro nei prossimi 10 anni. Ecco tutti i mestieri che rischiano di scomparire

Tecnologia - Getty Images
I lavori saranno sempre più basati sulla tecnologia – Getty Images

Il mondo del lavoro è in continua evoluzione. Ora la crisi dovuta alla pandemia cominciata nel 2020 va ad aggravare i già fragili equilibri emersi dopo il dissesto economico del 2008. E con le nuove tecnologie che continuano a innovare tutti i settori, mandando in pensione alcune categorie di mestieri, la partita è ancora aperta. Molte posizioni che fino a poco tempo fa erano considerate solide e molti business ritenuti storicamente redditizi sono ormai superati. E nei prossimi 10 anni saranno in tanti a dover cambiare professione.

A confermare questa tendenza è un recente studio dell’università di Oxford. Secondo i dati raccolti dai ricercatori, entro il prossimo decennio lo scenario è destinato a mutare considerevolmente. Particolarmente importante sarà l’impatto della tecnologia e delle migliorie digitali che verranno apportate nell’immediato futuro. Considerazioni che lasciano incerti rispetto alla carriera da perseguire, ma qui vi diano qualche spunto, a partire da come si prevede che si evolverà il mercato del lavoro.

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Lavori in estinzione: ecco quelli che scompariranno nei prossimi 10 anni

Fabbriche sempre più meccanizzate - Getty Images
Fabbriche sempre più meccanizzate – Getty Images

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Uno dei primi mestieri a rischio è quello del notaio. Il motivo è semplice: le amministrazioni stanno tentando sempre di più di semplificare la burocrazia, e ben presto i servigi degli specialisti potrebbero essere soppiantati da certificazioni express da registrare online. In pericolo anche i consulenti assicurativi. Sono già disponibili diversi siti web di confronto delle polizze, che si basano su algoritmi oggettivi e sempre più affidabili. E in un futuro nemmeno troppo lontano potrebbero far chiudere le agenzie fisiche.

Brutte notizie anche nel campo dell’editoria tradizionale: nell’ultimo anno si è accelerato il processo di “downsizing”, cioé il ridimensionamento delle aziende del settore. A farla da padrone sarà l’editoria digitale, che però farà scomparire i giornali cartacei e i librai tradizionali.

Ma c’è di più: si prevede che postini, autisti, tassisti e cassieri potrebbero pian piano essere sostituiti da sistemi automatici di delivery e guida, poiché quel tipo di tecnologia abbatterebbe nettamente il costo del lavoro manuale. Stessa sorte anche per gli operai metalmeccanici, visto che le fabbriche tendono ad essere sempre più robotizzate.

Potremmo dover dire addio anche ai camerieri. L’esperienza della pandemia ci ha mostrato quanto il contatto posso renderci soggetti a malattie e contagi: meglio sostituirli con dei robot, come già avviene in qualche ristorante in Estremo Oriente.

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Robot cameriere in Cina - Getty Images
Robot cameriere in Cina – Getty Images

Infine, secondo la prestigiosa università inglese, nel breve periodo si potrebbe assistere anche a cambiamenti nel mondo agricolo e dei servizi turistici, vista la crescente tendenza ad inglobare i piccoli player nelle grandi aziende dei due settori.

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