Esplode una bomba contro due professori universitari

L’esplosione dell’ordigno nella capitale ha ucciso due docenti dell’Università di Kabul questo giovedì.

Questo giovedì, 18 febbraio, due persone sono morte a causa dell’improvvisa esplosione di una bomba. Questi ultimi erano due docenti di diritto islamico dell’Università di Kabul, capitale dell’Afghanistan. Secondo quanto riporta Kabul Now, l’ordigno è esploso in prossimità della struttura universitaria intorno alle ore 12:00.

La notizia è stata confermata dalle autorità locali, le cui fonti ufficiali riportano le identità delle vittime. La prima è Mubasheer Muslimyar; mentre la seconda è Marouf Rasikh. La polizia di Kabul ha annunciato l’avvio alle indagini. Si tratta della seconda esplosione del giorno nella capitale afghana: il secondo ordigno ha preso di mira la polizia nell’area del Distretto 10 di Kabul.

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Nessun gruppo ha rivendicato l’attacco

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Per il momento, nessun gruppo terroristico ha rivendicato l’attacco. La bomba artigianale era stata attaccata con un magnete al pianale della macchina di Muslimyar. Questi era già stato arrestato nel luglio 2019 dal servizio di intelligence afghano, con l’accusa di aver fatto il lavaggio del cervello agli studenti per entrare nel ramo del gruppo militante islamista della provincia del Khurasan, nella regione di confine dell’Afghanistan orientale e del Pakistan settentrionale: Islamic State of Iraq and the Levant – Khorasan Province (ISKP).

Attualmente non è ben chiaro l’attentato ai docenti sia dovuto ad atteggiamenti professionali di lettura meno ortodossa delle Sacre Scritture. Evidente è invece la strategia dei Talebani, il cui obiettivo principale è quello di spazzar via la classe politica della borghesia colta seminando il terrore per il Paese. Kabul ha assistito a una serie di attacchi contro giornalisti, alti funzionari o altri professionisti, la cui idea di Stato collima solo in parte con i progetti di Emirato.

In Afghanistan la violenza aumenta e il massacro degli esponenti della società civile non si arresta: ancora bloccati i tentativi di pace tra governo e insorti talebani.

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Dall’altra parte, l’amministrazione del neoeletto presidente degli Stati Uniti Joe Biden sta esaminando la gestione dei processi di pace, incluso il ritiro delle truppe.

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Fonte Kabul Now

 

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