Vaccino AstraZeneca, il parere degli esperti. Cosa succede ora?

Numerose le perplessità sorte nella popolazione all’esito del ritiro di un lotto del vaccino AstraZeneca: virologi ed esperti, però, rassicurano.

Vaccino Astrazeneca parere esperti
(Getty Images)

La carenza di dosi ed i continui ritardi nelle consegne, non stanno per nulla agevolando la campagna vaccinale. Se a ciò si aggiunge che in molti non stanno rispondendo al richiamo, è evidente che l’uscita da questa pandemia sarà molto più difficoltosa di quanto si è creduto all’inizio.

In un quadro, già così precario, si aggiungono poi i timori su uno dei vaccini: l’AstraZeneca. Dopo la morte di due appartenenti alle Forze dell’Ordine, ai quali era stato somministrato, l’Aifa ha disposto il ritiro del lotto ABV856 per cercare di appurare se vi sia una correlazione o meno tra inoculazione e decesso. Nel frattempo, però, la notizia ha scosso il Paese e molti tra quelli che avrebbero dovuto ricevere la dose di vaccino AstraZeneca si sono tirati indietro. Nonostante ciò, la campagna vaccinale utilizzando quest’ultimo prosegue. Non potrebbe essere diversamente, considerato che secondo numerosi virologi sarebbe tutta una paura ingiustificata. A parlare luminari ed esperti.

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Vaccino AstraZeneca, il parere degli esperti: parla Massimo Galli

Massimo Galli intervento coronavirus
Massimo Galli (Getty Images)

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Per tutto (o quasi) il comparto medico non vi è dubbio, bisogna procedere spediti con le vaccinazioni. In prima fila, a sostenere tale linea è il professor Massimo Galli, primario del reparto malattie infettive presso l’ospedale Sacco di Milano. Alla redazione di AdnKronos ha, infatti, dichiarato: “Bisogna vaccinare, soprattutto adesso che la pandemia sta tornando a risalire. L’unica cosa che adesso conta è proteggersi“. Il noto virologo ha proseguito ponendo l’accento su quella che viene definita come terza ondata del virus, ora in atto, la quale a suo avviso mieterà numerosissime vittime. Per fermarla o quantomeno per arginarne gli effetti distruttivi, la soluzione sarebbe solo una: vaccinarsi.

Il ritiro del lotto AstraZeneca, ha affermato il Professor Galli, non deve far perdere di vista tale obiettivo. A suo avviso il siero avrebbe comunque dato prova di essere in grado di garantire una risposta immunitaria dell’organismo. Ciò soprattutto tra i giovani ed anche in soggetti più avanti con l’età ma in buona salute. Massimo Galli chiosa affermando: “Se non avessi fatto già la vaccinazione, e se, con le informazioni attuali, mi avessero proposto oggi di fare l’AstraZeneca, avrei fatto senza esitazione“. Per il professore era molto prevedibile che si sarebbero registrate delle rinunce, tuttavia ribadisce come sia del tutto insensato. “Su 10 milioni di vaccinati con un qualsiasi vaccino – riferisce all’Adnkronos – è quasi certo che nell’arco dei sei giorni successivi alla vaccinazione si verificheranno decessi per morte improvvisa. Tuttavia, si tratta di decessi che su 10 milioni di persone si verificano sempre, indipendentemente dal fatto che sia stato o no somministrato il vaccino“.

In sintesi per Galli, è importante una seria campagna di informazione dove le persone vengano edotte circa il fatto che possono verificarsi delle coincidenze.

Il parere del professor Fabrizio Pregliasco

Anche il professor Fabrizio Pregliasco, virologo dell’università di Milano, all’AdnKronos si è espresso nello stesso modo del collega.

Ad oggi nessun nesso fra i decessi e i casi di trombosi, sono stati accertati, nonostante milioni di dosi somministrate in tutto il mondo“. Questo quanto dichiarato dal noto virologo, il quale ha aggiunto che la paura della vaccinazione è frutto di una commistione di fattori.  Un combinato di “infodemia” e disaffezione, da sempre esistente sui vaccini che, a differenza di un medicinale assunto per lenire un dolore, ingenererebbe timore solo perché la patologia è lontana, ed il virus non si vede.

Quanto alla questione AstraZeneca, Pregliasco ha dichiarato: “L’Ema ha certificato solo 30 casi totali di trombosi su ben 5 milioni di dosi del vaccino AstraZeneca somministrate in Europa“. I numeri a suo avviso parlerebbero chiaro ed i media non avrebbero sollevato alcun tipo di polemica. Solo in Italia, ha riferito all’AdnKronos, i giornali si sarebbero lasciati andare a titoli allarmistici. Una circostanza che di certo non è stata d’aiuto.

Bassetti: “Occorre una risposta immediata da parte della magistratura”

Matteo Bassetti, direttore della Clinica di malattie infettive dell’ospedale San Martino di Genova, è stato più risoluto. Il Professore, facente altresì parte dell’Unità di crisi Covid-19 della Liguria, ha spostato il focus del discorso sulle indagini. “Occorre una risposta immediata da parte della magistratura” ha affermato all’AdnKronos, per accertare eventuali correlazioni tra le morti e la somministrazione del vaccino AstraZeneca. A suo avviso, si sarebbe già perso troppo tempo: il Paese è in emergenza ed anche la Giustizia deve agire di conseguenza, basandosi sul periodo che si sta attraversando.

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Nuovi tagli AstraZeneca
(Getty Images)

Per Bassetti servono risposte rapide e, soprattutto, va assolutamente smantellata anche solo l’ipotesi che un medico possa essere accusato di omicidio colposo per aver somministrato il vaccino.

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