Strage in Bangladesh, la polizia spara ai manifestanti: 4 morti

Le vittime sono state uccise a Chittagong durante la visita di Modi in occasione del Giubileo d’oro dell’Indipendenza del Bangladesh.

At the National Martyrs’ Memorial, paid homage to the valorous martyrs of Bangladesh. Their struggles and sacrifices are…

Pubblicato da Narendra Modi su Venerdì 26 marzo 2021

Almeno 4 persone hanno perso la vita questo venerdì (26 marzo) a Chittagong, il maggior porto e la seconda città più grande del Bangladesh. Secondo quanto riportano i rapporti ufficiali dei funzionari locali, la polizia ha aperto il fuoco contro alcuni rivoltosi, riuniti nella manifestazione contro la visita del Primo ministro indiano Narendra Modi (Partito Popolare Indiano – BJP). Difatti, la maggior parte dei manifestanti a Chittagong provengono dall’Hefazat-e-Islam Bangladesh, il gruppo islamista contrario alla visita di Modi, considerato da loro un pericoloso promotore del programma indù in India.

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Il motivo dell’insurrezione

 

 

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Il primo ministro indiano è attualmente in Bangladesh in occasione del Giubileo d’oro dell’Indipendenza del Paese (il 50° anniversario), nonché per partecipare alle celebrazioni del centenario della nascita dello sceicco Mujibur Rahman, fondatore del Paese e padre della politica bengalese e attuale Primo ministro del Bangladesh Sheikh Hasin.

Stando a quanto riporta un funzionario di polizia Rafiqul Islam, citato dall’agenza di stampa Reuters, le forze dell’ordine hanno dovuto “sparare gas lacrimogeni e proiettili di gomma” per favorire la dispersione della folla mentre alcuni rivoltosi stavano commettendo numerosi “atti vandalici” per le strade della città, tentando anche di “fare irruzione in una stazione di polizia.” Mohammad Alauddin, un altro funzionario di polizia di Chittagong, ha riferito che 8 persone sono state trasferite d’urgenza in un ospedale con gravi lesioni da arma da fuoco, di cui 4 sono morte a causa delle profonde ferite riportate.

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Quella di venerdì (26 marzo) è stata l’ultima di una lunga serie di manifestazioni scoppiate in Bangladesh per opporsi alla visita di Modi, secondo molti bengalesi responsabile dell’incremento delle tensioni religiose e della persecuzione dei musulmani in India.

Fonte Reuters

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