Disastri aerei, Volo Avianca 52: 73 vittime, 85 feriti – VIDEO

La tragedia ad alta quota è avvenuta il 25 gennaio 1990, quando il Boeing 707 si schiantò nei pressi di Long Island.

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Volo Avianca (Getty Images)

Un altro disastro aereo entrato nella storia riguarda il Volo Avianca 52, affidato al Boeing 707: aeromobile destinato alle rotte a lungo raggio. Il Volo internazionale, operato dalla compagnia aerea colombiana, avrebbe dovuto sorvolare i cieli di Bogotà e New York: una destinazione mai raggiunta. Il 25 gennaio 1990, il velivolo statunitense di media grandezza si schiantò a Long Island, in prossimità di Cove Neck, vicino a New York. L’impatto fu violentissimo: il drammatico bilancio delle vittime segnò 73 morti e 85 feriti. 

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Le dinamiche dell’incidente: il maltempo

Boeing
Boeing (Getty Images)

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All’origine dell’incidente vi fu il traffico aereo, sia in partenza sia in arrivo, ma soprattutto il maltempo: tra nebbia, pioggia e wind shear (improvviso cambiamento della direzione del vento), il cielo che copriva l’aeroporto John Fitzgerald Kennedy (New York) era davvero pessimo. In questa situazione, si trovò bloccato in aria il Boeing 707-321B , il cui atterraggio alla stazione di New York era previsto per le ore 20:50.

L’aeromobile aveva poca autonomia a disposizione: la quantità di carburante presente a bordo era esigua. Tuttavia, il comandante non lanciò alcun mayday o segnalazione di allarme. Dalla torre di controllo, i funzionari non compresero l’effettiva condizione del volo Avianca: i funzionari chiesero pertanto a pilota di continuare a circuitare nel percorso di attesa. La mancata comunicazione torre-cabina fu causata dalla scarse abilità di comprensione dell’inglese da parte del comandante.

Lo stato di attesa intorno all’aeroporto durò oltre 20 minuti: il carburante era agli sgoccioli. Alle 21:10 la torre di controllo concesse l’atterraggio di emergenza a New York. Tuttavia, il maltempo e i forti e bruschi wind shear spinsero l’apparecchio troppo a sinistra. L’aereo mancò la striscia d’asfalto e virò all’indietro. Di conseguenza, il Boeing si allontanò e terminò il carburante durante la manovra di riavvicinamento: i motori si spensero e l’aereo precipitò schiantandosi in un bosco nella località di Cove Neck.

L’aereo non si incendiò a causa dell’assenza di carburante a bordo: il tragico bilancio delle vittime segnò 73 vittime e 85 sopravvissuti. 

 

 

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