Feroce aggressione: ragazzo picchiato come Willy Monteiro. Due arresti

Un altro ragazzo è stato picchiato a sangue fino a farlo svenire, proprio come Willy Monteiro Duarte. Due responsabili sono in arresto per tentato omicidio

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(Getty Images)

Una feroce aggressione torna a preoccupare il Lazio. Dopo la tragica morte di Willy Monteiro Duarte, un altro ragazzo è stato picchiato a sangue fino a farlo svenire. Stavolta è avvenuto a Sezze, in provincia di Latina. Un giovane di origine romena, fu preso ripetutamente a schiaffi e pugni, nel bel mezzo di una strada affollata, lasciandolo a terra incosciente. L’unica differenza fra i due casi è che la vittima è stata soccorsa in tempo.

L’episodio di violenza si è registrato lo scorso 30 marzo, e oggi arriva la notizia che la polizia è riuscita a rintracciare i presunti responsabili di tanta ferocia. La Procura ha emanato due ordinanze di custodia cautelare in carcere con l’accusa di tentato omicidio. Si tratta di due giovanissimi: un minore, 17enne di Priverno, che ora si trova all’Istituto Penale Minorile ed un 20enne di Sezze, adesso in prigione.

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Feroce aggressione: picchiato come Willy Monteiro. Due arresti

aggressione picchiato come Willy Monteiro
(Facebook, pagina ufficiale Carabinieri)

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Le indagini sono state condotte dalla Squadra Mobile di Latina. Gli accertamenti sono cominciati a seguito del ricovero in ospedale della vittima. Gli agenti sono riusciti a ricostruire la dinamica dell’aggressione. Da quanto emerge sarebbe stato il 17enne a colpire per primo la vittima con uno schiaffo al volto.

A lui si sarebbe aggiunto l’amico ventenne, pugile amatoriale, che avrebbe sferrato un forte pugno al mento del ragazzo romeno. Il colpo l’avrebbe destabilizzato e fatto cadere a terra: nell’impatto con l’asfalto, il giovane si è fratturato il cranio e ha subìto un’emorragia cerebrale. Il motivo di tanta violenza? Secondo gli inquirenti sarebbe unicamente la voglia di sfogarsi. I due hanno preso di mira la vittima perché ubriaca.

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Carabinieri (Shjmira – Adobe Stock)

La Questura di Latina ha inoltre denunciato il clima di omertà in cui gli inquirenti hanno dovuto svolgere le indagini. In un comunicato si legge: “Nonostante l’accertata presenza di numerose persone sul posto, in pieno centro cittadino del paese, i poliziotti hanno riscontrato ritrosia e notevole difficoltà nel trovare testimoni diretti dell’accaduto. Ma le minuziose investigazioni svolte, corroborate da attività di natura tecnica, hanno chiarito la dinamica dei fatti”.

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