Mottarone, l’audio della telefonata ai carabinieri subito dopo la tragedia

L’incidente ha causato la morte di 14 persone. L’unico sopravvissuto è il piccolo Eitan di 5 anni. Il bimbo è ancora ricoverato in ospedale a Torino

funivia mottarone
Funivia mottarone (Getty Images)

E’ una telefonata drammatica quella che il 23 maggio, poco dopo le 12, è avvenuta tra un’operatrice del 118 e gli agenti delle forze dell’ordine. Una prima conversazione che informa della tragedia del Mottarone. Informazioni però confuse e frammentarie: non si capisce quante persone ci siano dentro la funivia, ma soprattutto dove si trovi il luogo dell’incidente.

La prima chiamata ai soccorsi: “Una cabina della funivia si è schiantata, ma non capiamo bene dove. Che casino!”

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Funivia – Stesa-Mottarone

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“Una cabina della funivia si è schiantata, ma non capiamo bene dove. Che casino, che casino”. E’ questo l’estratto della prima chiamata tra un’operatrice del 118 e i carabinieri. L’audio diffuso dal ‘Corriere della Sera’, racconta i terribile e angoscianti momenti dopo la l’incidente del Mottarone. Notizie non chiare, vi è difficoltà a capire dov’è avvenuta la tragedia: “La cabina è caduta in mezzo al bosco, ma non sappiamo di preciso dove. Pare non sia raggiungibile via terra. All’interno c’erano almeno 6 persone. Sono sicuramente in condizioni gravissime“.

Proprio da questa prima telefonata si evince che le informazioni che arrivano dal luogo dell’incidente sono molto confuse. Inoltre si pensa inizialmente che all’interno della funivia ci siano 6 persone, informazione poi smentita, in quanto saranno 14 le vittime e un solo sopravvissuto. L’unica cosa chiara nella conversazione è sicuramente che è avvenuta una tragedia e che le condizioni dei passeggeri all’interno della funivia sono gravissime.

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Stesa-Mottarone intervista Alberto Gozzi
Luogo dello schianto funivia Stesa-Mottarone

Una conversazione durata meno di 3 minuti ma che racconta, anche se in maniera frammentaria, la terribile tragedia che era avvenuto alla funivia del Mottarone. Intanto le condizioni del piccolo Eitan, unico sopravvissuto, migliorano ma il bimbo non ricorda nulla di quanto avvenuto quel terribile 23 maggio sulla funivia del Mottarone. Il piccolo nell’incidente ha perso il papà Amit Biran, la mamma Tal Peleg, il fratellino Tom e i bisnonni Itshak Cohen e Barbara Konisky Cohen. A prendersi cura di lui da quando ha riaperto gli occhi la zia paterna Aya che lo aiuterà nel suo percorso di ripresa. Il piccolo Eitan è ancora ricoverato presso l’ospedale Regina Margherita di Torino dove è assistito da un team di psicologi che lo stanno aiutando a recuperare la memoria di quel terribile e drammatico incidente.

 

 

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