Tesla accusata di razzismo: 118 milioni di risarcimento a un ex dipendente

L’azienda americana Tesla è stata condannata a versare quasi 118 milioni di euro: la sentenza di questo lunedì 4 ottobre.

macchina tesla bianca
Tesla (Getty Images)

L’azienda americana Tesla è stata condannata a versare 136,9 milioni di dollari di danni, equivalenti a circa 118 milioni di euro, da una giuria californiana. La sentenza di lunedì 4 ottobre macchia con un segno indelebile la storia della celebre società statunitense, specializzata nella produzione di veicoli elettrici, pannelli fotovoltaici e sistemi di stoccaggio energetico. Stando a quanto si apprende da Euronews, la compagnia di Robyn Denholm ed Elon Musk è stata recentemente accusata di attitudine razzista nei confronti di un ex dipendente di colore. 

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Tesla sotto accusa: Owen Diaz vince la causa

 

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La vittima è Owen Diaz. Reclutato come montacarichi da un’agenzia nel lontano giugno 2015, l’ex dipendente ha denunciato gli abituali episodi razzisti, per lo più maltrattamenti e insulti, nella sede principale di Frémont, in California, fabbrica e stabilimento automobilistico più avanzato al mondo. Secondo quanto riportano i documenti ufficiali del tribunale citati dai media locali, gli abusi sarebbero continuati sino alla sua partenza definitiva nel luglio 2016.

Stando a quanto riferiscono le fonti ufficiali, questo lunedì (4 ottobre) l’ex dipendente di colore è stato ascoltato ed è riuscito con successo nell’intento, vincendo la causa contro il colosso del mondo automobilistico. La richiesta della vittima è stata accolta dalla giuria del tribunale federale di San Francisco e la sentenza si è conclusa con l’invito di risarcimento dell’ex lavoratore, a cui Tesla è condannata a versare quasi 118 milioni di euro di danni.

Tra enormi somme e ingenti danni alla sua marca, il produttore americano Tesla è ancora in subbuglio dopo la condanna per razzismo: il noto marchio di veicoli elettrici dovrà impegnarsi a lungo per ripristinare in toto la sua immagine a livello internazionale.

Siamo solo felici che la giuria abbia visto la verità e soprattutto stabilito una somma che, si spera, porterà Tesla ad agire.“, ha commentato al Washington Post Lawrence Organ, l’avvocato del querelante.

Fonte Euronews

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