Luciano Ligabue e le crisi prefessionali: “Perché avevo deciso di ritirarmi”

Luciano Ligabue ha presentato oggi la sua docu-serie “Ligabue È Andata Così”. tra i presenti alla conferena stampa c’eravamo anche noi di YesLife

Luciano Ligabue
Foto da Instagram

Partirà domani, in esclusiva su Rai Play, la docu-serie “Ligabue È Andata Così”. Un racconto della vita artistica e non solo di Luciano Ligabue che ripercorre i 30 anni di carriera su e giù dal palco.

300 minuti di girato, 7 capitoli ognuno dei quali diviso in tre episodi per 15 minuti ciascuno. Un modo per conoscere più da vicino il rocker di Correggio attraverso alcuni momenti salienti della sua vita con aneddoti, curiosità ed esibizioni esclusive.

Un lavoro che prende spunto dalla sua autobiografia e che ha come fedele complice di viaggio Stefano Accorsi. Un progetto importante che il cantautore ha annunciato per la prima volta sul palco dei Seat Music Awards all’Arena di Verona in diretta su Rai 1, palco sul quale tante volte si è esibito, e di cui oggi ha parlato in conferenza stampa.

Presso la Sala degli Arazzi della Rai, Ligabue, questa mattina, ha presentato ufficialmente questo suo ultimo lavoro e all’evento eravamo presenti anche noi di YesLife.

Luciano Ligabue, le crisi e l’amore per la musica

E’ stato “appassionante” per il rocker emiliano raccontare il Luciano che c’è dietro il Ligabue. Così ha definito questa nuova avventura artistica che lo contraddistingue. Ligabue ha ammesso di aver fatto tantissime cose prima dell’arrivo del Covid, ed è stata poi proprio la pandemia che gli ha imposto di fermarsi.

Lo ha “costretto a guardarsi indietro” e così ha deciso di raccontare i 30 anni della sua carriera. Un mix di sentimenti e sensazioni: dall’impressione alla nostalgia, dal piacere alla tenerezza.

Ligabue ha raccontato tutto, il bello ed il brutto dei suoi ultimi 30 anni di vita. Non ha escluso i momenti più bui e difficili che ha affrontato, Il capitolo cinque della sua docu-serie è dedicato proprio alle sue crisi professionali, quei momenti in cui, che nel corso del suo percorso professionale, aveva pensato di ritirarsi dalle scene. 

Tre per la precisione come ha spiegato questa mattina: in seguito al suo terzo album dopo la prima immensa popolarità, alla fine degli anni Novanta quando non riusciva a gestire il successo e le sue parti oscure ed infine nel 2016 in seguito a “Made in Italy”, tra album e film, il polipo alla gola e l’operazione che lo ha costretto a rimandare i suoi concerti di sei mesi.

In tutte le fasi della vita, tra palco e vita privata, Ligabue ha avuto però una sola e unica certezza: la dipendenza dalla musica e la convinzione di “non poter rinunciare a fare concerti” per vivere il suo “personale spettacolo”, quello che ogni volta vive sul palco con il suo pubblico.

Proprio per questo non vede l’ora di poter, finalmente, realizzare la grande festa che era in programma per il 2020. Il suo mega concerto al Campovolo posticipato al 2022.

Ligabue ed Elisa Volente o Nolente
Ligabue ed Elisa Volente o Nolente (Instagram)

Per il futuro, poi, un nuovo e segretissimo progetto con Stefano Accorsi e la quasi certezza di non andare in gara a Sanremo.

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