Caso Serena Mollicone, salta l’udienza del processo: il motivo

Salta l’udienza dell’omicidio di Serena Mollicone, la giovane uccisa ad Arce, in provincia di Frosinone: il motivo del rinvio.

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Tribunale (Getty Images)

Si è conclusa in un nulla di fatto l’udienza dell’omicidio di Serena Mollicone, la giovane 19enne uccisa ad Arce, un paesino di poco meno di 6.000 abitanti in provincia di Frosinone. Il delitto risale al 1 giugno 2001, data della sparizione della ragazza, rinvenuta senza vita due giorni dopo in prossimità di Fontecupa, nel territorio di Fontana Liri, nel frusinate. Quasi ventuno anni dopo, i responsabili del femminicidio sono ancora liberi e senza condanna, nonostante siano state indagate numerose persone. Questo lunedì, 10 gennaio, il processo si è concluso con un mero rinvio: a seguire il motivo.

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Giallo Serena Mollicone: il rinvio dell’udienza

 

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Slitta l’udienza del processo sull’omicidio di Serena Mollicone. Il motivo del rinvio risiede nell’autoisolamento obbligatorio di un magistrato, in quarantena a seguito di uno stretto contatto con un familiare risultato positivo al test del SARS-CoV-2. La prima udienza sul giallo della ragazza uccisa ad Arce si è pertanto conclusa in un nulla di fatto. Stando a quanto si apprende da Caserta News, il processo sul femminicidio del 1 giugno 2001, di cui sono attualmente indagati l’ex maresciallo della caserma dei Carabinieri Franco Mottola, la moglie Anna Maria e il figlio Marco, tutti di Teano.

Secondo quanto riporta la fonte ufficiale, l’udienza, nella cui aula avrebbero dovuto deporre alcuni ispettori testimoni dell’accusa e altre persone informate su alcuni dettagli del caso, è rinviata alla prossima settimana. Slitta di ulteriori sette giorni, rispetto all’iniziale programmazione, anche l’esame autoptico effettuato del medico legale Cristina Cattaneo. L’esperta ha riesumato il cadavere della vittima, riuscendo a localizzare il presunto luogo dove la ragazza di Arce sarebbe stata aggredita ventuno anni fa.

Serena Mollicone aveva all’epoca 19 anni e frequentava l’ultimo anno dell’istituto psico-pedagogico Vincenzo Gioberti a Sora. La mattina della tragedia, la ragazza salì su un autobus per recarsi all’ospedale di Isola Liri per una radiografia. Al ritorno verso Arce, alcuni testimoni hanno confessato di averla vista circolare in piazza Umberto. La denuncia è partita dal padre Guglielmo che, non vedendola rincasare, decise di chiamare la polizia.

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Polizia (Getty Images)

Il corpo della ragazza è stato ritrovato due giorni dopo da un gruppo di volontari in un bosco a 8 chilometri da Arce.

 

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