Caso Gigi Bici: dopo la pistola, la valigetta di Luigi in casa dell’indagata

Ogni nuovo indizio rindirizza le attività di indagine verso il profilo dell’indagata principale: Barbara Pasetti, fisioterapista di 40 anni.

Caso Gigi Bici: dopo la pistola, la valigetta di Luigi in casa dell'indagata
Polizia (Getty Images)

Ancora mistero sul caso di Luigi Criscuolo, 60enne residente a Pavia scomparso lo scorso 8 novembre. Conosciuto da tutti come un appassionato di bicicli, passione a cui ha dedicato anni di attività come rivenditore di biciclette usate e ricondizionate, Gigi Bici è stato ucciso con un colpo di pistola – probabilmente da una calibro 7,65 o una 22 – all’altezza della tempia destra: pista confermata dall’esame autoptico e dall’analisi di una telecamera di videosorveglianza.

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Indagini nella casa di Barbara Pasetti:
oltre alla pistola anche la cassetta degli attrezzi

Dall’analisi delle immagini delle telecamere: la mattina della scomparsa, dopo un lungo silenzio di un’ora e 5 minuti, la vettura di Gigi Bici riappare col finestrino rotto davanti ai dispositivi di videosorveglianza alle 10:44, all’altezza dell’uscita della frazione di Calignano. Autopsia e telecamere sembrano confermare la pista dell’omicidio: Gigi Bici è stato ucciso con un colpo d’arma da fuoco alla tempia destra. L’inchiesta prosegue e si incentra sul profilo dell’indagata principale: Barbara Pasetti, la cui villa è poco distante dal luogo di rinvenimento della vettura di Luigi Criscuolo.

Dalla scoperta dell’abitacolo della vittima, la fisioterapista 40enne è la principale indagata; ma forse, accanto all’accusa di reato di tentata estorsione c’è qualcosa di più. La donna è attualmente sotto indagine per aver chiesto tramite corrispondenza un riscatto dal valore di almeno 390mila euro ai familiari di Gigi Bici, quando questi sarebbe già stato ucciso. In seguito, un nuovo indizio acuisce il dubbio sulla sua professione di innocenza: una pistola rinvenuta sepolta all’interno del giardino della sua casa. La presunta arma del delitto è stata rintracciata ed estratta martedì 1 febbraio grazie all’utilizzo dei georadar. Ieri, sabato 5 febbraio, un nuovo dettaglio conferma le ambiguità confinate nella villa di Calignano.

Stando a quanto si apprende dall’Ansa e dal Giorno, andato in onda su Retequattro. una valigetta, simile alla cassetta degli attrezzi utilizzata dalla vittima e che Gigi Bici era solito conservare nel bagagliaio della sua Volkswagen Polo, è stata rinvenuta nell’abitazione dell’indagata.

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La notizia è stata annunciata durante la nota trasmissione dedicata ai casi di Cronaca Nera italiana Quarto Grado.

 

 

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