Tensione e venti di guerra: cosa sta succedendo al confine russo-ucraino

Secondo gli Stati Uniti la situazione è sul punto di esplodere: si teme l’imminente attacco militare russo e il conseguente conflitto.

Alto rischio di invasione militare russa: il timore degli USA ribadito questo sabato, 12 febbraio, si riflette nelle ultime dichiarazioni del Segretario di Stato Antony Blinken. Citato dal Guardian, l’alto funzionario ha asserito la preoccupazione degli Stati Uniti circa la situazione attuale alla frontiera; in quella linea immaginaria di confine, ora affilata come lama, che recide Kiev da Mosca. Le descrizioni rilasciate dai principali media internazionali dipingono uno scenario tutt’altro che pacifico tra minacce e freddi venti di guerra.

Tensione e venti di guerra: cosa sta succedendo al confine russo-ucraino
Soldato in Ucraina (Getty Images)

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Federazione Russa e Ucraina agli sgoccioli:
quanto durerà l’escalation?

Il Segretario di Stato Antony Blinken ha confermato ai media l’esistenza di significativi segnali spia di un’escalation senza precedenti al confine che divide la Federazione Russa dall’Ucraina. L’ex paese satellite, caratterizzato da un atteggiamento sempre più occidentale e filo-europeo, sfugge agli intenti monopolistici di Mosca. Mentre il Cremlino tenta di far valere invano le sue garanzie di sicurezza in Europa, la possibile entrata di Kiev all’interno della NATO scuote gli obiettivi politico-economici e militari della Russia. Contraria a ogni potenziale espansione del secolare blocco dell’Occidente, Mosca invia pressanti minacce e si chiude a guscio di fronte a ogni apertura diplomatica.

Numerosi vertici si sono susseguiti in questi giorni per ripristinare l’equilibrio internazionale. Tuttavia, gli ultimi aggiornamenti non sono affatto positivi. Stando a quanto riporta la BBC, la situazione alla frontiera è a un punto di non ritorno: la tensione al confine potrebbe esplodere da un momento all’altro in un vero conflitto armato; basta la minima scintilla per trascinare la tesa atmosfera nella degenerazione più sanguinosa. Mentre la Russia avvia le esercitazioni militari nel Mar Nero, il messaggio proveniente dagli Usa ai suoi cittadini residenti in Ucraina è molto chiaro: gli statunitensi sono invitati a lasciare il Paese entro 48 ore. Dall’altra parte dell’oceano, il monito del il ministro degli Affari Esteri Sergei Lavrov non lascia spazio al dubbio e giustifica: “avete ignorato le nostre  richieste [sulle garanzie di sicurezza].”

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Secondo Sergei Lavrov, l’allarme lanciato dagli USA non è altro che un atteggiamento provocatorio atto a creare panico e diffondere propaganda anti-russa.

Fonte BBC, The Guardian

 

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