Covid-19, il bollettino del 14 febbraio: 28.630 nuovi contagi e 281 vittime

Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, lunedì 14 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.

Pubblicato il bollettino con i dati dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando alla tabella sanitaria odierna, i casi di contagio complessivi risultano essere  12.134.451, ossia 28.630 in più rispetto a ieri a fronte di 283.891 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.

Bollettino coronavirus 14 febbraio
(Ministero della Salute)

Continuano a scendere i soggetti attualmente positivi che ad oggi ammontano a 1.590.615 (-48.058), così come i pazienti in terapia intensiva: 1.173 in totale e 17 in meno di ieri. I guariti sono 10.392.540 con un incremento di 76.553 unità rispetto a ieri. Purtroppo, si aggrava il bilancio dei decessi con 281 morti registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 151.296.

Covid-19, bollettino: i numeri in Italia di domenica 13 febbraio

Coronavirus bollettino 14 febbraio
(Getty Images)

Stando all’aggiornamento di ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontavano in totale a 12.105.675. Scendeva ancora, così come da giorni, il numero dei soggetti attualmente positivi che era giunto a 1.638.673. Erano 1.190 i ricoveri totali in terapia intensiva. Le persone guarite erano 10.315.987, mentre il bilancio totale dei morti in Italia saliva a 151.015. 

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino del 13 febbraio: 51.959 nuovi casi e 191 morti

Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 12 febbraio

Secondo il bollettino diramato nel pomeriggio di sabato, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza era aumentato a 12.053.330. In calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 1.695.614. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva giunti a 1.223 pazienti. Il dato dei guariti era arrivato a 10.206.892 mentre il bilancio totale delle vittime a 150.824.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Bollettino del 12 febbraio: i dati della pandemia di oggi in Italia

Stadi, capienza piena: forse sarà possibile già a fine mese

Rivedere gli stadi pieni è solo utopia? Pare proprio di no. Il presidente della Federcalcio, Gabriele Gravina, avrebbe riacceso le speranze dei tifosi nel corso di un’intervista rilasciata a Radio Anch’io sport.

Gravina ha specificato, riporta AdnKronos, come una gran conquista sia già vedere gli impianti sportivi pieni al 75% ma l’augurio è quello della massima capienza che potrebbe registrarsi già alla fine di questo mese considerati i numeri della pandemia.

Macerata, donna devasta studio medico: voleva l’esenzione vaccinale

Una donna a Macerata sarebbe entrato in uno studio medico creando panico e caos e lanciando in terra diversi oggetti tra cui un computer, un monitor e diversi documenti. Tutto perché il medico gli avrebbe negato il rilascio del certificato di esenzione vaccinale.

Stando a quanto riporta la redazione di Tgcom24, la dottoressa in questione avrebbe ribadito come si tratterebbe di una “situazione insostenibile” e che “non deve passare il messaggio che con la prepotenza si possano intimorire i medici e ottenere di tutto”.

Il medico, che sta ancora valutando se sporgere querela, ha voluto che la storia divenisse di dominio pubblico al fine di sensibilizzare la popolazione. I fatti si sono verificati il 10 febbraio. La donna, in preda alle ire, avrebbe poi chiesto scusa alla dottoressa.

Pandemia, la fine non è ancora arrivata: l’allarme dell’Ecdc

La pandemia non è finita ed è probabile che il Covid-19 rimanga con noi”. Queste le parole, riporta la redazione di AdnKronos, Andrea Ammon, direttrice del Centro europeo per le malattie, Ecdc. La nota professoressa ha anche aggiunto che la variante Omicron potrebbe non essere l’ultima a manifestarsi.

La Ammon ha, poi, specificato, che un cambio nella gestione della pandemia spetterà ai singoli Paesi. Ad oggi, quel che può dirsi e che gli approcci sono tutti uno diverso dall’altro. Una diversità dettata ovviamente dalle singole situazioni e dal livello di immunizzazione ottenuto tramite la campagna vaccinale. I parametri di cui tener conto, ha spiegato la dottoressa, sono sempre gli stessi: terapie intensive e decessi.

Non sono mancate considerazioni circa la caduta dell’obbligo di indossare le mascherine all’aperto a far data dall’11 febbraio. Per la direttrice dell’Ecdc il dispositivo di protezione individuale dovrebbe continuare ad indossarsi laddove non è possibile mantenere il distanziamento, dove si creano assembramenti. Alla fine, ha chiosato, non è poi una misura così “invasiva”.

Ma cosa ha imparato il Pianeta da questi due anni di pandemia sul Covid? Per la Ammon ancora non si sa tutto sul Sars-Cov2, spesso ha dato modo di non seguire esattamente le logiche sino ad oggi conosciute. Ed è per questa ragione che il livello di allerta deve rimanere alto, per cercare di tracciare ogni sua nuova mossa e scongiurare l’ennesima recrudescenza.

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