Morte sospetta di Sara Lemlem, ieri l’autopsia: tutti i misteri da chiarire

Le attività di ricerca di Sara Lemlem si sono concluse il 9 febbraio con il rinvenimento del corpo in una palazzina in costruzione a Vigevano.

Sono trascorsi sette gioni giorni dal drammatico rinvenimento del corpo senza vita di Sara Lemlem. A scoprire il cadavere della 40enne olandese di origine eritrea, ritrovato con indosso gli stessi indumenti del giorno della scomparsa, sono stati degli operai durante la riapertura di un cantiere abbandonato in una palazzina di via Giordano a Vigevano. Di Sara si era persa ogni traccia dallo scorso 4 dicembre quando, dopo un’accesa lite con il compagno, la donna si era volontariamente allontanata da casa a piedi senza documenti, senza soldi e senza cellulare.

 

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La morte sospetta di Sara Lemlem: ieri si è svolta l’autopsia

Giallo sulla morte sospetta di Sara Lemlem, ieri l'autopsia: tutti i misteri da chiarire
Polizia Scientifica (Getty Images)

Da allora, di lei si è persa ogni traccia, tanto che si era ipotizzato potesse aver lasciato l’Italia, magari con l’aiuto di qualcuno. Il caso è diventato subito un mistero seguito e sentito su tutto il territorio nazionale grazie anche allo spazio che le ha dedicato il palinsesto mediatico dei programmi televisivi inerenti a casi relative a scomparse e di cronaca nera. Dopo una complessa attività di ricerca, l’indagine si è conclusa mercoledì pomeriggio 9 febbraio. L’agghiacciante scoperta è avvenuta intorno alle 15.30: il cadavere di Sara Lemlem era a due passi, a mezzo chilometro di distanza, dall’abitazione dove conviveva con il compagno Corrado Mannato, in prossimità del Comando della Polizia locale di Vigevano.

La salma di Sara LemLem Ahmed si trovava nel vano che avrebbe dovuto ospitare l’ascensore, si parla di una profondità leggermente superiore al metro e mezzo. La zona è stata immediatamente transennata per agevolare l’inchiesta delle forze dell’ordine: accorsi immediatamente sul posto il comandante del Reparto operativo dei carabinieri di Pavia, tenente colonnello Salvatore Malvaso, quello del Nucleo operativo, capitano Marco Quaquarelli e il maggiore Paolo Banzatti, che comanda la Compagnia di Vigevano. Al momento è impossibile stabilire le cause della morte. Ieri, martedì 14 febbraio, si è svolta l’autopsia presso l’istituto di medicina legale di Pavia sul corpo della 40enne.

In attesa dell’esito, sono ancora tanti i misteri da chiarire sulla morte sospetta di Sara Lemlem.

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Primo dettaglio che emerge è l’avanzato stato di decomposizione del cadavere, condizione che non ha consentito di dare accertamenti circa cause e dinamiche del decesso, salvo escludere evidenti segni di violenza.

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