Guerra in Ucraina, nella notte presa di mira Kiev: attacco pesante

Dopo il primo giorno della guerra in Ucraina i russi puntano verso la capitale: attacco aereo con missili. Edifici residenziali colpiti

A 24 ore dall’inizio dell’invasione russa in Ucraina, il conflitto assume sembianze sempre più violente e tragiche. Dopo il primo giorno di guerra, l’Ucraina fa sapere che si sono registrati almeno 137 morti e oltre 300 feriti. Il presidente ucraino Zelensky non si muove dalla Capitale e annuncia: “Anche se sono il bersaglio numero uno io resto qui”. Il governo ha annunciato la mobilitazione generale distribuendo le armi ai civili.

Metropolitana di Kharkiv
Metropolitana di Kharkiv (Ansa foto)

L’avanza russa continua e si fa sempre più pesante. All’alba, alle 6.10 (5.10 ora italiana) è stato bombardato l’aeroporto di Velyka Omelyana, nel nordovest dell’Ucraina, a circa 300 chilometri da Kiev e non tanto lontano dai confini della Polonia, si tratta di soli 160 chilometri dal confine.

Per il momento non si registrano feriti ma l’esplosione è stata forte e ha distrutto la pista di riserva. Ma gli attacchi non si fermano. I russi puntano alla capitale e Kiev nella notte è stata presa di mira. Suonano le sirene degli allarmi antiaereo in città e a Leopoli. Ai cittadini viene chiesto di trovare riparo nei rifugi antiaerei.

Per il ministro degli Interni ucraino Anton Gerashchenko la giornata di oggi sarà la più difficile. Il piano russo, spiega, è di usare i carri armati per entrare a Ivankov e Chernihiv fino a Kiev.

Guerra in Ucraina: la situazione a Kiev

Proteste contro la guerra
Proteste contro la guerra (Ansa foto)

I russi nella notte arrivano nella capitale dell’Ucraina. Se le truppe sono a distanza di 30 chilometri, gli attacchi iniziano dal cielo. Putin ha attaccato con missili e armi pesanti Kiev, raccontano i media locali e due palazzi residenziali sono andati in fiamme a sud-est della città.

Il consigliere del ministero dell’Interno Anton Gerashchenko ha parlato di “missili cruise o balistici”, la Cnn racconta di due forti esplosioni nel centro di Kiev e di una terza a distanza. Le autorità spiegano però che “la difesa aerea della città ha respinto con successo l’assalto”.

Il sindaco di Kiev, Vitali Klitschko, ha parlato di tre feriti, una delle quali sarebbe in gravissime condizioni. “Ora non abbiamo altra scelta che prendere le armi e combattere” lo sfogo del primo cittadino della capitale ucraina alla tv britannica Itv.

Anche il ministro degli Esteri ucraino Kuleba ha denunciato i fatti accaduti tra la notte e le prime ore dell’alba a Kiev definendoli attacchi “orribili”. “L’ultima volta che la nostra capitale aveva visto una cosa del genere era stato nel 1941, quando era stata aggredita dalla Germania nazista” ha scritto su Twitter affermando che il Paese continuerà a resistere e sconfiggerà Putin. Agli alleati chiede di rompere tutte le relazioni con la Russia.

Gli aggiornamenti: i russi vicinissimi a Kiev

Le truppe russe sono sempre più vicine alla capitale dell’Ucraina. Prima il viceministro della Difesa ucraina, Hanna Malyar, ha fatto sapere che l’esercito di Putin era ormai alla periferia della città, in procinto di entrare a Vorzel e nei villaggi periferici.

Intorno alle ore ore 8.30 italine l’esercio ucraino ha spiegato che i combattimenti sono ormai in corso a nord di Kiev. Nel mentre Zelensky annuncia che i russi prendono di mira anche le aree civili dell’Ucraina.

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