YesLove, se non puoi dirlo agli altri, dillo a noi! Lui ha moglie e figli: come evadere da una prigione sentimentale

YesLove. Il segreto inconfessabile che non diresti nemmeno alla tua migliore amica. Il consiglio che (forse) non vuoi sentire ma è ciò di cui hai bisogno. Dillo a noi, scrivi a YesLife: qualcuno su cui contare

Cari lettori,

per la rubrica YesLove ci chiede consiglio un’amica dalla Puglia, dilaniata da un problema sentimentale che la tormenta. Di seguito le sue parole.

“Sono D.T. preferisco mantenere l’anonimato sulla questione. Da 3 anni lavoro per un’azienda che tratta di spettacolo e pubblicità, la società ha diverse sedi in tutta Italia. Il lavoro si svolge prevalentemente in smartworking ma di tanto in tanto c’è la necessità di incontrarci tutti a Lucca (Sede centrale). Io sono seguita da un responsabile, che non vive nella mia regione, io sono della Puglia lui è della Sicilia. Tra di noi nel tempo si è instaurato un bellissimo rapporto di complicità sul lavoro, ed ora la situazione è andata oltre”.

YesLove Smart working
Smart working (Pixabay)

Cosa è accaduto alla nostra amica? “Quando ci siamo visti per la prima volta ci siamo innamorati follemente, abbiamo vissuto momenti davvero magici insieme, purtroppo non possiamo stare insieme. Non giudicatemi, lui ha moglie e figli. Purtroppo la distanza tra di noi è notevole, pur volendo cominciare una vita con me non è possibile in quanto io risiedo stabilmente in Puglia, ho acquistato casa con il mio compagno con il quale convivo da 5 anni e a fronte della distanza e dei figli nulla potrà mai esserci tra di noi. Entrambi ci amiamo, ma la situazione si è fatta davvero pesante. Come posso stare meglio pur vivendo in una specie di prigione sentimentale?”.

YesLove risponde al quesito della nostra amica misteriosa

YesLove
(Pixabay)

Carissima amica,

innazitutto ricorda la frase dell’immenso Oscar Wilde: “Solo io posso giudicarmi. Io so il mio passato, io so il motivo delle mie scelte, io so quello che ho dentro. Io so quanto ho sofferto, io so quanto posso essere forte e fragile, io e nessun altro”. Quindi non temere il giudizio di chi leggerà le tue parole, di chi ascolterà la tua storia. Ognuno di noi ama, sbaglia, ripara, perde e vive a modo proprio. QUESTO è uno spazio sicuro.

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Premesso ciò, andiamo ad analizzare la tua situazione. Il primo passo che dovresti compiere (a prescindere da come si evolverà la vicenda con il tuo responsabile) è quello di chiarire il rapporto con il tuo compagno. 

Convivete da 5 anni, avete fatto un passo importante come comprare una casa insieme. Non lo si fa certo con la prima persona che s’incontra. Questo fa intendere che la vostra sia una relazione in cui albergava (almeno all’inizio) un progetto di unione a lungo termine, con delle fondamenta che solo ora stanno vacillando.

Se ci sono dei margini di ricostruzione, se senti dentro di te la voglia di recuperare un rapporto consolidato, allora faresti bene a combattere per esso. Se, invece, stai insieme al tuo compagno per abitudine o perché vi tiene legati solo un immobile e lo stesso indirizzo di residenza, dovresti fargli un bel regalo. Quale? Rendergli la libertà. 

La libertà di soffrire, di odiarti, ma anche di rialzarsi e riprendere in mano le redini della sua vita nella maniera che riterrà più opportuna. E lo stesso vale per te. Abbiamo una sola esistenza: la vogliamo davvero sprecare con chi non desideriamo veramente?

Andiamo alla questione successiva: il sentimento verso un altro uomo. É difficile analizzare in toto con i pochi elementi noti. Sappiamo che ha moglie e figli e vive a centinaia di chilometri di distanza da te. Non conosciamo il suo background, cosa lo abbia spinto a tradire la consorte, se per lui è una routine oppure no.

Ebbene si, cara amica. Sei avvolta da una marea di sensazioni nuove e travolgenti verso quest’uomo ma la parte razionale di te deve chiedersi se i vostri incontri siano solo un “cogliere l’occasione” poiché lontani dalla propria dimora o frutto di un legame più profondo.

Parli di “prigione sentimentale”. Sai qual è la buona notizia? Che ti ci sei messa dentro tu e hai le chiavi per uscirne quando vuoi. Non puoi controllare le azioni altrui, non puoi imporre a quest’uomo di abbandonare responsabilità e impegni, ma puoi controllare te stessa.

Non sto insinuando che non ci sia un desiderio reciproco ma se, alla fine dei giochi, questa situazione ti porta più logoramento che felicità, spezza la catena.

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Tra rimanere con il tuo compagno e iniziare una storia con quest’uomo “complicato” esiste una terza opzione, quella che stranamente nessuno prende mai in considerazione: stare sola.

Perché fa così paura a tutti? Scomodiamo di nuovo Oscar Wilde: “Amare se stessi è l’inizio di un idillio che dura una vita”. Dai tempo a te stessa, capisci ciò che vuoi, a non dipendere affettivamente da nessuno. Forse solo così potrai evadere dalla prigione che ti sei costruita.

SE VUOI SCRIVERE A YESLOVE E AVERE UN CONSIGLIO MANDA UN’EMAIL A : yesloveperte@gmail.com

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