Il padre architetto che ha ucciso moglie e figlia: “Spendevano troppo”

Un vero e proprio massacro. Una storia dal tragico finale che spezza, per l’ennesima volta, le vite di una famiglia.

E’ la notte tra il 3 e il 4 maggio quando l’architetto e padre di famiglia Alessandro Maja si aggirava nell’abitazione di famiglia camminando e riflettendo su alcune difficoltà di vita. L’architetto cinquantasettenne di Busto Arsizio avrebbe quindi agito sotto una grave forma di ansia. “Era una notte come le altre”, avrebbe riferito al giudice per le indagini preliminari e come riporta Leggo.

busto arsizio padre architetto uccide
(Pixabay)

Alessandro Maja viveva nella sua abitazione con la figlia Giulia, 16 anni e la moglie Stefania, 56 anni, e il primogenito Nicolò di 23 anni. Piera Bossi, giudice incaricato a indagare sulla vicenda, si sarebbe recata stamattina, venerdì 13 maggio nel reparto di psichiatria in cui ora Maja è degente. Un omicidio volontario con un’ipotesi di movente. Il padre avrebbe quindi ucciso prima la moglie e poi la figlia massacrandole; successivamente, avrebbe provato ad uccidere Nicolò, lasciandolo in fin di vita. Per il ragazzo, ad oggi, non si prevedono buoni esiti date le lesioni al cranio.

Le indagini vanno avanti ma ad essere chiare sono state le parole di Maja, interrogato oggi dal giudice.

Sabato i funerali: “Non so come sia potuto accadere”, le parole di confessione

funerali stefania Giulia uccise padre
(Pixabay)

In questa tragica storia, non si comprende il movente dell’architetto che, senza avvalersi della facoltà di non rispondere, ha ammesso di aver ucciso moglie e figlia e di aver tentato la morte del figlio. Non si spiega il perchè.

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Non sa come sia potuto accadere, avrebbe riferito il suo avvocato Enrico Milani e come riporta Leggo “Non sa cosa gli sia passato in testa in quel momento lì. Passava in giro a camminare per casa perchè aveva questa ansia per questioni economiche che sentiva come insopportabili“.

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I funerali di Stefania e Giulia si celebreranno sabato 14 maggio a Samarate, alle ore 15. La chiesa prescelta dalla famiglia è la parrocchia di Piazza Italia, nel centro del paese, dove Giulia e suo fratello Nicolò sono stati battezzati. A vegliare sulle scomparse, il paese ha previsto una veglia questa sera alle ore 20,30.

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