IMU 2022, tutte le indicazioni su come pagarla

Si avvicina il termine ultimo per il versamento della prima rata dell’IMU 2022, che i proprietari di immobili potranno pagare in differenti modi.

I proprietari di immobili diversi dalla prima casa potranno effettuare il pagamento della prima rata scegliendo tra differenti modalità: una prima online, tramite PagoPA, e una seconda utilizzando bollettino postale oppure con il modello F24.

IMU 2022 modalità pagamento
(Foto di Gerd Altmann da Pixabay)

La cosa importante da tenere a mente è che la scadenza della prima rata dell’IMU 2022 è datata 16 giugno. Quindi occhio, ritardatari, che il tempo scorre. Per fortuna le modalità di pagamento sono diverse e non troppo ingarbugliate. Basta tenere a mente poche, semplici istruzioni e i codici tributo da utilizzare.

IMU 2022, le modalità di pagamento: PagoPa e F24

IMU 2022 modalità pagamento PagoPa F24
(Foto di Bruno /Germany da Pixabay)

I proprietari degli immobili il cui uso non sia quello di abitazione principale sono chiamati a pagare solo nel caso in cui l’imposta calcolata su base annua superi la cifra di 12 euro o quella inferiore deliberata dal Comune. È bene inoltre tenere a mente che se la quota di acconto IMU 2022 è inferiore alla cifra di 12 euro, ma il totale annuale è superiore, il pagamento è dovuto.

Pagamento che possiamo effettuare attraverso il PagoPA, una piattaforma capace di mettere in contatto i cittadini, le Pubbliche Amministrazione e i Prestatori Servizi di Pagamento. Il pagamento dei tributi avviene così in modo semplice e sicuro.

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I codici tributo da utilizzare per compilare l’F24 sono quelli istituiti dall’Agenzia delle Entrate il 29 maggio 2020, nella risoluzione n. 29. Ad accompagnare ogni codice c’è una denominazione:

  • 3912      IMU – imposta municipale propria su abitazione principale e relative pertinenze – COMUNE;
  • 3913      IMU – imposta municipale propria per fabbricati rurali ad uso strumentale – COMUNE;
  • 3914      IMU – imposta municipale propria per i terreni – COMUNE;
  • 3916      IMU – imposta municipale propria per le aree fabbricabili – COMUNE;
  • 3918      IMU – imposta municipale propria per gli altri fabbricati – COMUNE;
  • 3923      IMU – imposta municipale propria – INTERESSI DA ACCERTAMENTO – COMUNE;
  • 3924      IMU – imposta municipale propria – SANZIONI DA ACCERTAMENTO – COMUNE;
  • 3925      IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – STATO;
  • 3930      IMU – imposta municipale propria per gli immobili ad uso produttivo classificati nel gruppo catastale D – INCREMENTO COMUNE;
  • 3939      IMU – imposta municipale propria per i fabbricati costruiti e destinati dall’impresa costruttrice alla vendita – COMUNE per monitoraggio.

Bisogna inserire il codice nella colonna “importi a debito versati” insieme ad alcuni dati, il primo dei quali è il codice catastale del comune nel quale si trovano gli immobili. Potete trovare il codice nella tabella pubblicata sul sito internet www.agenziaentrate.gov.it.

Dovete poi barrare la casella che corrisponde alla tipologia di pagamento. Se il versamento è a titolo di ravvedimento, barrate la casella “Ravv.”. Barrate invece la casella “Acc.” se il versamento si riferisce all’acconto e “Saldo” se si riferisce al saldo. Se desiderate pagare in un’unica soluzione, barrare sia la casella “Acc.” che quella “Saldo”. Dobbiamo poi indicare nel campo “Numero immobili” il numero di immobili, con un massimo di 3 cifre, e indicare nel campo “Anno di riferimento” l’anno d’imposta a cui si riferisce il pagamento nel formato “AAAA”.

Nel caso abbiate barrato la casella “Ravv.”, dovete indicare l’anno in cui avete mancato di versare l’imposta.

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