Fabriano, due maxi-risse in meno di 24 ore: coinvolti 40 giovani

Episodi di violenza che si ripetono, due risse tra giovani a distanza di meno 24 ore. Ad intervenire sul posto le forze dell’Ordine che stanno sequenziando i fatti e le denunce. 

Episodi di violenza a distanza di meno di 24 ore. E’ successo nei giardini Regina Margherita di Fabriano, in provincia di Ancona. I fatti risalenti alla notte tra il 23 e il 24 giugno, come riporta RAINews vedono coinvolti più di 40 giovani in due violente maxi risse.

Fabriano rissa giovani
(Foto Pixabay)

Si tratta di minori principalmente anche se non sono ancora emersi i dettagli della vicenda. Due episodi di violenza che hanno visto un combattimento vero e proprio all’interno del parco comunale. Come mezzi di supporto alla lotta, utilizzati tavolini e sedie per farsi del male. I giardini erano diventato un luogo abituale di gruppi di giovani residenti che sono stati ripresi da diversi cellulari. In questo momento, Carabinieri e Polizia lavorano insieme dopo l’immediato intervento durante l’accaduto.

Segnale di allarme di disagio giovanile, la Regione interviene: le parole della Consigliera Lupini

Fabriano rissa giovani
(Foto Pixabay)

Sugli episodi di violenza è intervenuta anche la Regione Marche. Si tratterebbe, secondo quanto riportato da RaiNews di situazioni di estrema gravità che prevedono interventi immediati e repentini. Per la Consigliera della regione del gruppo misto Simona Lupini, viceprendente della Commissione Sanità e Politiche sociale si tratta di capire in che modo la Regione possa essere d’aiuto.

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A Fabriano dove è stato eletto il neosindaco Daniela Ghergo, la consigliera Lupini conta di tornare per un colloquio diretto. Si tratta di una situazione emergenziale che richiede lo sforzo congiunto delle istituzioni.

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Per la Consigliera Lupini, come riporta RaiNews “si tratta dell’ennesimo segnale allarmante di disagio giovanile nella nostra Regione. C’è una carica di violenza e malessere nella nostra società che va affrontata, e che è esacerbata dalle dipendenze, come il consumo di alcool. Ascoltiamo il grido dei nostri ragazzi e caliamo gli interventi nel locale, nella vita quotidiana: mettiamo insieme sindaci, forze dell’ordine, – conclude -operatori sociosanitari e categorie commerciali, e studiamo le azioni migliori”.

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