Uccide la fidanzata perché troppo “provocante”, ora è una star del web

Ha ucciso la sua fidanzata ed ora è una star del web, gli insulti choc sulla povera Alessandra sono scandalosi: “Era troppo provocante”

Di Alessia Conte 

10 Dicembre 2022

Alessandra Matteuzzi uccisa
Alessandra Matteuzzi – Facebook – YesLife.it

Chi era Alessandra Matteuzzi, uccisa a 56 anni

Un ennesimo femminicidio, ad uccidere Alessandra Matteuzzi di 56 anni è stato il suo compagno, purtroppo è una delle tantissime donne che si aggiunge alle lista di quelle brutalmente assassinate nel 2022. Alessandra era perseguitata da mesi ed è morta nell’agosto di quest’anno, a toglierle brutalmente la vita fu il calciatore Giovanni Padovani che la colse di sorpresa sotto casa. I particolari che sono emersi nell’ultimo periodo sono a dir poco raccapriccianti, Giovanni da carnefice diventa vittima. 

Lei: “Se l’è cercata”, il carnefice diventa vittima

Alessandra Matteuzzi
Alessandra Matteuzzi – Facebook – YesLife.it

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Alessandra era una donna molto appariscente alla quale piaceva molto mostrare il suo fisico perfetto nonostante i 56 anni, andava fiera del fatto che il tempo con lei era stato clemente e viveva una vita molto tranquilla basata sul vivi e lascia vivere, incurante di pregiudizi e possibili battutine; era felice e stava bene con se stessa e per questo motivo è stata ammazzata.

A finire dietro le sbarre è Padovani ma da carnefice è diventato la vittima in quanto la realtà sui social si è completamente ribaltata. Inizialmente su Instagram aveva 270 followers, dopo il folle gesto sono oltre 1.250 ed il numero cresce ogni giorno. Si leggono numerosi messaggi lasciati dai “fan”, alcuni fanno davvero rabbrividire: “una che se l’è andata a cercare“, “Lui 27 anni, calciatore, modello bello come il sole. Lei 60 anni, narcisista, lo ha traviato e usato in tutti i modi, se l’è f**** fino al giorno prima della sua morte per poi sparire come sempre”.

Alessandra Matteuzzi chi è
Alessandra Matteuzzi – Facebook – YesLife.it

la famiglia di Alessandra non è rimasta lì a guardare ed ha preso provvedimenti con delle denunce, purtroppo questa rimarrà un’altra tristissima storia di quanto accade ogni giorno a milione di donne libere che non hanno il diritto di apparire come meglio credono poiché considerate troppo “provocanti” e quindi fautrici di gesti malsani da parte di compagni ed ex compagni. 

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