Covid-19, imprenditore senza scrupoli: bloccato carico di respiratori

foto dal web

Imprenditore senza scrupoli. Un carico di preziosi ventilatori pronti per partire per la Grecia. Bloccati dalle Fiamme Gialle

Un carico di ventilatori pronti per partire per la Grecia. Il mittente un imprenditore del milanese. Hanno fatto giusto in tempo a bloccare il preziosissimo carico ad Ancona, al porto. “Quelli che sono stati sequestrati erano circuiti per respiratori – spiegano dal comando provinciale delle Fiamme Gialle di Ancona – Si tratta di preziose apparecchiature per collegare i respiratori ai pazienti, sia a quelli adulti che ai bambini. Il circuito respiratorio rappresenta l’interfaccia diretta con il paziente, di conseguenza un elemento chiave dell’intero sistema di anestesia e ventilazione». Il carico proveniva direttamente dal milanese, l’area più martoriata dal virus. Ad occuparsi dell’approvvigionamento un imprenditore lombardo a una società greca.

Imprenditore senza scrupoli, secondo caso in Italia

Nei confronti del titolare dell’impresa che stava tentando questa esportazione illegale è scattata subito una denuncia. Perché da quando è scattato lo stato di emergenza per la gigantesca contaminazione, l’esportazione di prodotti sanitari non è più consentita in alcun modo. Lo dice espressamente l’ordinanza del capo della Protezione civile, la numero 639, firmata il 25 febbraio: «Vietata la vendita all’estero di dispositivi di protezione sanitaria e anche degli strumenti e dei dispositivi per la ventilazione meccanica dei pazienti con patologie respiratorie». Questo è il secondo caso di tentata vendita di preziosi ventilatori all’estero. L’incredibile azione che manifesta lo scarso amor di patria di chi ha in testa soltanto il danaro. Alcuni giorni fa era toccato ad una azienda bresciana tentare di vendere non all’Italia bensì ad altri paesi. Nonostante tali aziende si trovino nel cuore dell’epidemia italiana, la Lombardia.

Coronavirus
Coronavirus (Getty Images)

Leggi anche > Coronavirus, come difendersi

Leggi anche > Nuova fake news sul coronavirus

Impostazioni privacy