Connubio Italia-Albania: si intensificano i rapporti

L’Albania invia soccorsi in Italia in un’operazione di sostegno sanitario. Quante affinità con il passato.

Italia Albania
Soccorsi (Getty Images)

Italia-Albania un legame che si stringe attorno ai momenti più difficili della storia dei due Paesi. I rapporti che legano le due pensiole passano alla storia e risalgono addirittura al periodo del dopoguerra. Un contesto di fame e difficoltà economiche che aveva lanciato l’Albania in un tunnel senza fine. Attorniata da problemi economici, il popolo decise di organizzare una grande fuga dalla terra d’origine. Fame, disoccupazione e in seguito repressioni autoritarie, vietarono il popolo albanese di uscire dai propri confini di Stato. Le manifestazioni in piazza erano colme di rabbia e disappunto. Esse figuravano come espressione di una nazione ormai al collasso. Era il 1985, dopo la caduta del Muro di Berlino, quando il dittatore Enver Hoxha perse la vita.

Il governatore albanese lasciò precipitare la propria Patria verso una serie di problematiche che ipotizzavano difatti una svolta epocale. La popolazione fu costretta ad inserrare, finchè l’Italia, dall’altra sponda del Mediterraneo decise di intervenire. In quella che fu chiamata Operazione Pellicano, le forze politiche italiane organizzarono una spedizione di uomini in divisa e disarmati. L’obiettivo era quello di rialzare le sorti di una realtà ormai compromessa. Le innumerevoli scorte di vivande e medicinali, nonchè di medici e sanitari consentirono l’Albania a risollevarsi e riprendere il volo.

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Coronavirus, l’Albania tende la mano all’Italia: “Noi ci siamo”

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Soccorsi (Getty Images)

L’Operazione Pellicano rappresentò per il popolo dell’Albania una vera e propria rinascita. In questo periodo storico è l’Italia a piangere le difficoltà di affrontare un pericolossissimo nemico. Il Coronavirus segnerà anche per il Belpaese una svolta epocale. Ma ora è tempo di debellare il nemico e curare l’aspetto sanitario. Le migliaia di vittime in Italia hanno fatto suonare un campanello d’allarme. Molti Paesi del mondo hanno espresso la loro vicinanza in un momento così tragico. Ma i supporti più concreti sarebbero dovuti arrivare dai Paesi più abbienti dell’Unione Europea. Alcune discordanze sul tavolo di Bruxelles hanno condotto ad un distacco freddo tra l’Italia e gran parte dei Pasei europei: la Germania su tutti. Per cui il motto che sta girando in tv è “faremo tutto da soli!”. Ma l’Italia in questo contesto non è difatto considerata sola. Le parole del premier dell’ Albania, Edi Rama, suonano come un grido di festa in un momento storico piuttosto delicato. “Non possiamo permettere di non dimostrare la nostra concreta vicinanza, perchè L’Albania e gli albanesi, nonostante non siano ricchi, non dimenticano cosa hanno ricevuto”.

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Dalle parole ai fatti. Il governatore albanese nei gironi scorsi ha inviato un team di specialisti tra medici e infermieri per aiutare l’Italia a fronteggiare l’emergenza Coronavirus.

 

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