Idrossiclorochina | un possibile rimedio al virus | via alle sperimentazioni

È prossima a partire una approfondita analisi su scala mondiale relativa alla efficacia della idrossiclorochina contro il Sars-CoV-2.

Via a test sulla Idrossiclorochina in chiave antivirus FOTO Atta Kenare per Getty Images

C’è uno studio che si propone di dare una risposta certa in merito alla eventuale efficacia della clorochina nei confronti del SARS-CoV-2. Questa sostanza ed un suo derivato, la idrossiclorochina, sembrano poter portare a dei risultati importanti in merito.

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Il colosso della farmaceutica SANOFI, di nazionalità francese, mette in vendita già da tempo il Plaquenil, che pure contiene dei principi attivi potenzialmente utili. Donald Trump, presidente degli Stati Uniti, in un suo recente post su Twitter ha fatto sapere che l’idrossiclorochina, in aggiunta all’antibiotico azitromicina, potrebbe rivelarsi particolarmente utile in chiave antivirus. In Francia una approfondita analisi su 80 soggetti positivi svolta all’istituto IHU-Méditerranée Infection di Marseille condotta dai professori Philippe Gautret e Didier Raoult ha mostrato come effetto collaterale una marcata riduzione della carica erotica.

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Idrossiclorochina, gli studi in corso

Ma questo studio ha ricevuto forti critiche. Anzitutto perché tutti i soggetti coinvolti mostravano soltanto sintomi lievi di positività ed anche perché il loro numero non è ritenuto sufficientemente rappresentativo per poter fare delle stime ufficiali. Inoltre l’esecuzione delle analisi non sarebbe basata su evidenza scientifiche. Parallelamente anche gli scienziati del Dipartimento di Malattie Infettive presso il Saint Louis Hospital di Parigi hanno reso noto di non avere riscontrato dei progressi su dieci loro pazienti trattati con idrossiclorochina e azitromicina. Tutti loro versavano in condizioni più gravi ed addirittura una persona tra questi dieci è deceduto. Anche in questo caso però il numero interessato è troppo basso. Per capire se veramente idrossiclorichina ed azitromicina possono rivelarsi utili occorre mettere in atto un piano più esteso di somministrazione sperimentale.

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Pronta una analisi su scala mondiale

Ci sta pensando l’Università di Oxford, pronta a procedere ad osservazioni su ben 40mila professionisti sanitari di tre continenti. A metà di loro sarà dato del placebo, all’altra metà idrossiclorochina, senza rivelare loro quale delle due hanno assunto.

Questo per evitare possibili alterazioni dei risultati. Si aghirà comunque con cautela, dal momento che è risaputo che la idrossiclorochina può portare al manifestarsi di effetti collaterali anche gravi. In particolar modo di natura cardiaca. Per ottenere dei risultati definitivi pare che bisognerà aspettare un anno.

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