Coronavirus, ipotesi di prolungamento quarantena in Lombardia

Dall’ultimo decreto emanato da Conte, Attilio Fontana ribadisce il lockdown totale per la Lombardia. Aumentano le possibilità di una nuova proroga per la quarantena

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Quarantena (Getty Images)

Il Coronavirus non conosce sosta in Italia nonostante le ultime confortanti notizie sul numero di contagiati e decessi al ribasso. Se i pazienti in terapia intensiva e le morti diminuiscono, la stessa cosa non si può dire sulla quantità dei contagi. In questa circostanza la linea continua a mantenere una certa costanza in termini di crescita giornaliera.

E il dato più preoccupante arriva dalla Lombardia dove il numero dei nuovi casi di infetti si stabilizza oltre le mille unità. Il volume degli infetti resta un mistero per i governatori della regione, che hanno pensato di prolungare i giorni di quarantena. Agli attuali 15 giorni che separano una persona dal mettere piede fuori la porta di casa, si sta pensando di aumentare a 28 i giorni consecutivi di isolamento.

L’infettivologo Galli dell’Ospedale Sacco di Milano invita a rimescolare le carte e revisionare il numero di infetti accertato. Secondo l’ipotesi del Direttore del Dipartimento delle Malattie Infettive la gravità del problema è molto più voluminosa di quella che si pensa. “Il fattore limitante è la mancata possibilità di avere una diagnosi secondo un campione di persone che si autodichiara malata”. Queste le parole di Galli che teme un ampliamento di nuovi focolai all’interno delle case degli italiani, che chiederebbero volentieri ma invano un test per il tampone.

Stando alle nuove stime del Direttore il numero dei positivi ipoteticamente accertato sarebbe di mezzo milione. Oggi la Lombardia conta circa 1544 tamponi positivi di cui 520 solo nella città di Milano.

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Coronavirus, Giulio Gallera studia il caso Milano

Quarantena in cina (Getty Images)
Quarantena in cina (Getty Images)

Il caso Milano in questo periodo può essere definita la combinazione che sposa il motivo per cui il virus si sia abbattuto in maniera considerevole sulla nostra penisola. La curva dei positivi non accenna a stabilizzarsi, anzi si mantiene stabile. E se la sua solidità si accentuasse ancor più, l’abbinamento con i casi sospetti (e non accertati) farebbe fare un salto di qualità al tasso di mortalità. Circa l’87% considerando chiaramente la strage silenziosa giunta tra le case di cura lombarde.

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La spaventosa immagine di Milano, spiega la totale chiusura degli ambienti di lavoro ad opera di Attilio Fontana.

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