Vaccino, parla la prima donna a cui è stato somministrato: “Sto benissimo”

Ha 32 anni e si chiama Elisa Granato la prima donna, di origine italiana, a cui è stato somministrato il vaccino sperimentale anti-coronavirus prodotto dallo Jenner Institute dell’università di Oxford in collaborazione con l’Irbm di Pomezia.

Vaccino
(Foto di Katja Fuhlert-Pixabay)

Si chiama Elisa Granato la prima donna di origine italiana a cui è stato inoculato il vaccino sperimentale. Quest’ultimo è frutto dello studio dello Jenner Institute dell’università di Oxford e dalla Irbm di Pomezia. Lei, giovane 32enne ricercatrice presso l’Università britannica, ha vissuto in Germania ed è li che ha completato il suo percorso di studi prima di giungere Oltre Manica.

Lo scorso week-end, riporta la redazione de Il Tempo, è stata la seconda persona a sottoporsi alla sperimentazione. La BBC ha mandato in onda il momento in diretta.

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Elisa Granato, la prima donna di origine italiana a cui è stato inoculato il vaccino sperimentale anti-Covid19

Vaccino
(Pixabay)

Voleva dare il proprio contributo da donna di scienza al progetto scientifico di portata epica che stanno conducendo l’Università di Oxford e la Irbm di Pomezia. Queste, riporta Il Tempo, le parole della giovane Elisa Granato alla BBC allorquando ha spiegato il motivo della decisione di sottoporsi alla sperimentazione.

Divenuta popolare sui social, la 32enne di origini italiane, ha voluto rendere note al web le sue condizioni di salute dopo l’inoculazione del vaccino. La giovane ha dichiarato di stare benissimo e che il gruppo di ricercatori sta lavorando con puntualità e dedizione.

Elisa ha spiegato cosa contiene il vaccino somministratole. Diversamente dagli altri, questo contro il Covid-19 non contiene neppure una piccola parte del virus aggressivo, ma solo una microscopica porzione di un altro virus differente ed innocuo. Il meccanismo alla base del suo funzionamento sarebbe quello per cui non infetterebbe, ovviamente, il soggetto ma attiverebbe la risposta del sistema immunitario creando anticorpi.

La zoologa di origini italiane ha, quindi, rassicurato i più scettici ed allarmisti, riporta Il Tempo. Non verrà “infettata di proposito col Covid-19“. Stando a quanto da lei stessa dichiarato, lo studio mira alla produzione di anticorpi, al di là degli eventuali effetti collaterali, ed ad una copertura immunitaria nel mondo reale nei prossimi mesi.

Sommersa da domande e curiosità, Elisa Granato ha deciso di pubblicare alcuni dei quesiti maggiormente a lei rivolti e di fornirvi risposta. Una sezione Faq, in pratica di cui si è detta entusiasta apprezzando la curiosità e la voglia di sapere di tutti. Nelle ultime ore, la 32 enne però ha dovuto far fronte ad una spiacevole circostanza. Smentire la fake news circa la sua morte. Un atto vile che lei ha immediatamente smontato invitando a “condividere un gattino piuttosto che il falso articolo“.

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La scelta della giovane Elisa è ora quella di rendere il proprio account privato per un po’ di tempo.

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