Serie A, ripresa più vicina: le linee guida della Lega

In vista della ripresa del campionato, la Lega Serie A ha stilato le linee guida che dovranno essere rispettate per evitare i contagi negli stadi.

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Prosegue incessante il lavoro per cercare di trovare un’intesa per far ripartire il campionato di Serie A. La competizione, fermatasi a marzo, sembra sempre più probabile possa ripartire a metà del prossimo mese e terminare nelle settimane successive. Per tornare in campo, però, dovranno essere adottate misure di sicurezza specifiche che possano scongiurare il contagio. La Lega Serie A, per queste ragioni, ha stilato una serie di linee guida in vista della ripresa. Tra queste, il numero ridotto delle persone ammesse negli impianti sportivi, divieti di strette di mano e contatti ravvicinati con l’arbitro e anche l’addio alla mascotte.

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Serie A, le linee guida della Lega: massimo 300 persone allo stadio ed i giocatori non potranno protestare

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Sono arrivate le linee guida della Lega Serie A in vista della ripresa del campionato. Queste misure hanno l’obiettivo di far tornare in campo le squadre, ma evitando una possibile seconda ondata di contagi. La Serie A, stando agli ultimi sviluppi, è sempre più probabile possa ripartire entro la metà di giugno. Da disputare rimangono 12 giornate più alcuni recuperi, partite che si auspica possano essere giocate prima della fine di agosto. In quest’ottica le linee guida della Lega prevedono norme di sicurezza che vanno dalle distanze, alle interviste, al numero di persone a cui sarà consentito entrare nell’impianto.

Nel dettaglio, come riporta la redazione di Sport Mediaset, la prima in assoluto riguarda la suddivisione dello stadio in tre zone ben distinte: l’area tecnica, gli spalti e l’esterno che potranno contenere in totale 300 persone, ossia 100 per zona. Il numero di giornalisti che potranno aver accesso all’impianto, sugli spalti, è di 10. Per quanto riguarda, l’arrivo delle compagini presso la struttura, questo dovrà avvenire attraverso diversi pullman o mezzi di trasporto e con orari diversi tra loro e gli arbitri.

Per gli spogliatoi, dove non saranno consentite riprese televisive, riferisce Sport Mediaset, bisognerà utilizzare più stanze possibile così da separare titolari, portieri e riserve. Una volta in campo, dove le squadre entreranno in momenti separati, saranno vietate strette di mano, foto di squadra e non dovranno esserci i bambini con cui di solito le società si accompagnano per entrare sul terreno di gioco. In campo i giocatori non potranno protestare con gli arbitri ed è fatto divieto di avvicinarsi a quest’ultimi a meno di 1,5 metri di distanza.

Ai giocatori verrà misurata la temperatura corporea e sarà obbligatorio l’utilizzo di disinfettanti e di alimenti e bottiglie d’acqua personalizzati. Infine, scrive Sport Mediaset, le docce potranno essere fatte in piccoli gruppi e con una distanza minima di due metri.

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Serie A Var calcio e coronavirus Spadafora
(foto dal web)

Per quanto riguarda le interviste sia quelle nell’intervallo che quelle post gara dovranno essere fatte con un microfono boom e con una distanza di 1,5 metri. La mixed zone sarà chiusa e le conferenze stampa saranno effettuate via Skype o Whatsapp, a cui potranno prendere parte almeno tre titolari di diritto.

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