Gli esperti, dopo il coronavirus in agguato una nuova malattia

In agguato una nuova malattia respiratoria nascosta e mortale potrebbe essere in arrivo dopo il coronavirus, hanno avvertito gli esperti

Caldo e coronavirus
(GettyImages)

Man mano che le restrizioni di blocco iniziano ad aumentare in tutto il mondo, molte persone torneranno in edifici che sono stati lasciati incustoditi per mesi. Tali edifici sono diventati terreno fertile per le infezioni che potrebbero ospitare malattie come la malattia detta legionella. L’allarme arriva direttamente d’oltre Manica. Scrivendo per The Conversation, la professoressa Anne Clayson ha sottolineato che la malattia dei legionari è causata dall’inalazione di goccioline d’acqua che contengono i batteri della legionella. È abbastanza raro che accada, ma i lunghi periodi di inattività negli edifici dovuto alle chiusure aumentano notevolmente il rischio che scoppi. La malattia dei legionari causa una polmonite grave. I suoi sintomi potrebbero facilmente essere confusi con Covid-19, che finora ha ucciso oltre 40.000 persone nel Regno Unito. Includono febbre, tosse secca, respiro corto e dolore muscolari.

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Dopo le chiusure, in agguato una nuova malattia: la legionella

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(Getty Images)

A differenza di COVID-19, la legionella non si diffonde da persona a persona ma causa anche grandi epidemie attraverso goccioline di acqua disperse nell’aria. Questo potrebbe provenire da fonti varie tra cui docce, rubinetti, torri di raffreddamento, sistemi di aria condizionata, piscine termali, vasche idromassaggio e fontane d’acqua. La malattia può essere mortale e infettare più persone contemporaneamente. Un recente scoppio della legionella si è registrato nella Carolina del Nord, afferma The Sun, ed  ha visto 124 persone contrarre la malattia. I batteri vivono in ambienti caldi e si nutrono di fanghi e sedimenti delle tubazioni.

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Lockdown
Londra (pixabay)

Tutti i sistemi idrici sono a rischio di questa contaminazione, ma gli edifici dormienti e dismessi sono particolarmente a rischio. Questo perché l’uso intermittente di attrezzature e l’interruzione dei regimi di pulizia aumentano la probabilità di ristagno idrico, che a sua volta aumenta la probabilità di un focolaio di legionella.

 

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