Protezione Civile, bollettino del 15 giugno: 303 nuovi casi da ieri

La Protezione civile, nella giornata di oggi lunedì 15 giugno ha diramato il bollettino in merito ai numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia.

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La Protezione Civile ha diffuso il bollettino dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riporta la nota, il numero dei casi positivi è salito a 237.290 con un incremento di 303. I soggetti attualmente positivi risultano essere ad oggi 25.909, ossia 365 in meno di ieri . Scende anche il numero dei ricoveri nelle terapie intensive che ammontano a 207 (-2). Parallelamente salgono le persone guarite dal virus: 177.010 in totale e 640 in più di ieri. Purtroppo si aggrava ancora il bilancio dei decessi con 26 morti nelle ultime 24 ore che portano il numero complessivo a 34.371.

Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di domenica 14 giugno

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La Protezione Civile ha pubblicato nella giornata di ieri i dati dell’epidemia da Covid-19 in Italia. Stando a quanto riportava la nota, il numero dei casi positivi in Italia era salito a 236.989. I soggetti attualmente positivi, erano 26.274. In calo anche i pazienti in terapia intensiva che erano 209.ll numero dei guariti era giunto a 176.370. Purtroppo si aggravava ancora il bilancio dei decessi per un totale dall’inizio dell’epidemia di 34.345 vittime.

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Bollettino Protezione Civile: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di sabato 13 giugno

La Protezione Civile, nella giornata di sabato, ha pubblicato il bollettino che aggiornava sulla situazione dell’epidemia da Covid-19 in Italia. I soggetti attualmente positivi erano 27.485, mentre i casi totali di contagio salivano a 236.651. Si aggiornava il bilancio delle vittime che arrivava a 34.305. I guariti erano, infine, 174.865.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>  Aggiornamento Protezione Civile: il bollettino del 13 giugno

Medico in prima linea contro il Covid: “Il pensiero dei morti mi toglie il sonno””

Sono parole toccanti, drammatiche quelle del dottor Marcello Carminati dell’Ospedale di Bergamo. Lui che in piena emergenza ha combattuto contro il Covid rimarrà segnato per sempre da quello che ha visto. Lo ha dichiarato alla redazione di Bergamonews la quale ha raccolto la sua testimonianza. Il bergamasco è stato uno dei territori più colpiti dal Paese. Pertanto in molti i medici che nonostante le loro specializzazioni si sono riadattati nei ruoli. Tra questi appunto il dottor Carminati, il quale ha dichiarato: “I ricordi di quelle terribili settimane sono indelebili: il pensiero delle persone che sono morte sole mi commuove e toglie il sonno“.

PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —>  Medico in prima linea contro il Covid: “Il pensiero dei morti mi toglie il sonno”

Studio virus | “Molecole nel nostro corpo bloccano il Covid”

Uno studio italiano sul Sars-Cov-2 ha effettuato un’importante scoperta. Pare infatti che all’interno dell’organismo umano esista una molecola in grado di bloccare l’agente patogeno. La molecola, però, si attiverebbe solo nei casi meno aggressivi. La ricerca è firmata da un team composto da esperti dell’Università Federico II di Napoli e da quelli dell’Università di Perugia.

Si tratta di molecole endogene che inibirebbero il virus e gli impedirebbero di agganciarsi alle cellule.

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Mascherine, cambiano gli obblighi. Nuove regole regionali

I Governatori delle varie Regioni d’Italia stanno emanando ordinanze differenziate nei contenuti circa quello che è l’impiego e l’utilizzo da parte dei propri concittadini delle mascherine. La disparità nelle indicazione trova fondamento nei differenti numeri dell’epidemia da Regione a Regione. In Lombardia, ad esempio, saranno obbligatorie fino al 30 giugno.

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Coronavirus, guariti e immunità: la parola agli esperti

Una volta guariti dal coronavirus, e quindi dopo essere stati vittima del contagio, si è immuni dal Covid? Questo l’annoso quesito a cui gli esperti stanno cercando di dare una risposta.

In questo particolare momento del Sars-Cov-2 non si conoscono con esattezza tutte le caratteristiche. Pertanto ogni risposta in merito è avvolta dal dubbio.

Il Professor Roberto Cauda, dell’Università Cattolica del Sacro Cuore, ha spiegato che chi viene infettato e poi guarisce sviluppa degli anticorpi utili a contrastare il virus, ma per quanto tempo essi resistano all’interno dell’organismo ancora non è chiaro. Se fosse come per la Sars, potrebbero sopravvivere anche per diversi anni.

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