Covid-19, riapertura delle scuole: la proposta del professor Massimo Galli

Il professore Massimo Galli si è espresso in ordine alla riapertura delle scuole ed a quelli che dovrebbero essere i test da effettuare agli studenti.

Massimo Galli
Massimo Galli (Getty Images)

La curva dei contagi in Italia continua a destare non poche preoccupazioni. L’aumento dei casi crea dubbi e timori in merito a quelle che sono le prospettive per il futuro più prossimo ed il punto interrogativo più grande riguarda la riapertura delle scuole.

Gli istituti scolastici di ogni ordine e grado furono i primi ad essere chiusi allorquando il virus iniziò a circolare nel Bel Paese. La possibilità che si innescassero contagi a catena fra studenti era elevatissima, ed oggi il problema si ripropone. Per tale ragione il Governo, in particolare il Ministero dell’Istruzione, sta lavorando instancabilmente al fine di varare un piano che consenta una ripartenza in tutta sicurezza. Non facile se si considerano tutte le variabili in gioco; utilizzo dei dispositivi di protezione, distanziamento, stato delle strutture. Per non parlare poi della necessaria predisposizione di piani di sicurezza efficaci qualora un alunno dovesse essere positivo. Ed ancora, garantire costantemente controlli accurati sulla popolazione scolastica: non facile, considerando quelli che potrebbero essere i costi.

Proprio su tale punto si è espresso il professor Massimo Galli, direttore dell’Ospedale Sacco di Milano.

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Covid-19 e riapertura scuole, la proposta di Massimo Galli

scuola Belgio
Scuola (Getty Images)

Sulla riapertura delle scuole si è espresso in un’intervista rilasciata a Il Fatto Quotidiano il Professor Massimo Galli. Il direttore dell’Ospedale Sacco di Milano ha parlato di una ricerca attualmente in essere volta alla ricerca del virus all’interno di gruppi composti da più soggetti. Test di massa, in sostanza, in grado tramite la saliva di scovare eventuali positivi ed abbattere, così, i costi che comporterebbe effettuare singoli tamponi. “La nostra ricerca è volta a trovare eventuali positività tramite l’analisi della saliva di gruppi di persone“. Trasposto alle scuole significa che, ha spiegato Galli, piuttosto che effettuare un numero elevato di tamponi di frequente, ogni settimana o ogni due, potrà chiedersi agli alunni della saliva, analizzare il campione e solo in caso di positività effettuare i tamponi ad ognuno.

Un meccanismo di ricerca del virus che non solo sarebbe molto meno invasivo, ma anche più economico ed allo stesso tempo efficiente. Al momento, quindi, gli studi sul punto sono serrati.

Il Professor Massimo Galli si è espresso anche in merito ai cosiddetti asintomatici. Al momento la ricerca a questi soggetti è costante perché rappresentano, dice a Il Fatto Quotidiano, un “serbatoio del virus” che espone a grande rischio le fasce più fragili.

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scuola rientro
scuola (foto dal web)

Il direttore del Sacco sul punto dice di condividere la posizione del collega Crisanti. Quest’ultimo ha parlato della necessità di effettuare quotidianamente 300mila tamponi. Per Galli sarebbe sì un’onerosa spesa, ma non evitabile quindi a suo avviso i numeri stimati da Crisanti sarebbero quelli corretti.

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