Isabel Martina, criminologa:”Vi spiego perché Antonio De Marco ha ucciso”

I carabinieri hanno rinvenuto nella casa dell’assassino un foglietto con il cronoprogramma del delitto ma per Martina il giovane “non è un killer spietato”

Antonio De Marco (foto dal web)
Antonio De Marco (foto dal web)

Dopo la confessione ieri di Antonio De Marco, il 21enne studente di infermeria autore del duplice omicidio di Daniele De Santis e della compagna Eleonora Manta, proseguono le indagini per chiarire alcuni dettagli di questo terribile misfatto. Il giovane, stando ai biglietti ritrovati dagli inquirenti, aveva anche prestabilito la durata della sua macabra impresa: un’ora e mezza per torturare e uccidere le due vittime, per poi tornare a casa.

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I Carabinieri del comando provinciale di Lecce hanno rinvenuto nell’appartamento di via Fleming, dove il ragazzo viveva nella camera presa in affitto, dopo aver lasciato l’appartamento di via Montello ad agosto, un nuovo foglietto contenente altri appunti su come avrebbe voluto realizzare l’omicidio. Su uno dei fogli di carta sono state rinvenute tracce ematiche e la scritta “cronoprogramma dei lavori”: “Pulizia… acqua bollente… candeggina… soda… ecc”. Oltre alla “mappa con il percorso da seguire per evitare le telecamere”.

Stamane Antonio De Marco comparirà davanti al gip del Tribunale di Lecce, Michele Toriello, per l’interrogatorio di convalida del fermo.

Isabel Martina, “Antonio ha un disturbo di personalità, ma resta comunque una persona normale”

Antonio De Marco (foto dal web)
Antonio De Marco (foto dal web)

Isabel Martina, criminologa leccese ed esperta di coldcase, intervistata da Fanpage ha commentato i particolari dell’interrogatorio di Antonio De Marco

A proposito della confessione riguardo la volontà di bollire i corpi, “evidentemente De Marco sta cercando di attaccarsi l’etichetta di serial killer. È una connotazione che a mio avviso non gli si adatta. Ha commesso molte ingenuità, non ha agito con l’efficienza degli assassini organizzati seriali. Ha concepito un piano da film horror che lo vedeva come feroce vendicatore, ma poi ha dovuto confrontarsi con la realtà“.

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Ritengo che in questo caso la felicità di Eleonora e Daniele si sia trasformata nell’infelicità dell’assassino quando hanno deciso di escluderlo dalla loro vita, chiedendogli di lasciare la stanza in affitto nel B&B. Probabilmente De Marco aveva sopravvalutato il proprio ruolo e idealizzato il rapporto con Daniele De Santis“. Per Martina, Antonio De Marco si sentiva per la prima volta, con la compagnia di Daniele De Santis, incluso e socialmente inserito in un gruppo.

La criminologa però esclude si tratti di un soggetto psichiatrico e pericoloso: “Lo escludo. Andava bene negli studi, studiava Scienze infermieristiche, non avrebbe potuto farlo se avesse avuto malattie conclamate. È possibile che abbia un disturbo di personalità, ma resta comunque una persona, tra virgolette, normale“.

Daniele ed Eleonora (foto dal web)
Daniele ed Eleonora (foto dal web)

Lo ha fatto per terrorizzarli. Qui entra in gioco il narcisismo. Aveva concepito un piano grandioso, il suo grande riscatto. Li avrebbe spaventati a morte, torturati, uccisi. E poi avrebbe lasciato una scritta sul muro, una sorta di messaggio a tutti quelli che nella vita lo avevano sottovalutato e ignorato. “Mi avete creduto inoffensivo e inutile, ecco la mia vendetta“.

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