Vasco Rossi pagò Renato Zero per non cantare: il racconto

In occasione del compleanno di Renato Zero, il collega e amico Vasco Rossi ha deciso di fargli degli auguri davvero speciali. Ha infatti voluto raccontare il loro primo incontro

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Renato Zero è stato inondato di auguri e affetto per il suo 70esimo compleanno. Tra gli artisti che hanno deciso di dedicargli delle parole c’è anche un vecchio amico, Vasco Rossi. Il Blasco ha deciso di farlo pero’ in maniera particolare, raccontando al pubblico il primo incontro con Zero. E lo ha fatto condividendo la sua versione della storia e quella del festeggiato. Si tratta di due degli artisti di spicco della musica italiana che si sono incontrati per la prima volta alla fine degli anni Settanta quando Vasco gestiva la discoteca di Punto Radio. In quegli anni si occupava di dare una mano all’agenzia di spettacolo del padre di Bibi Ballandi, procurandogli le “attrazioni” per le serate. Una di queste fu proprio Renato Zero.

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Il primo incontro tra Vasco Rossi e Renato Zero

Vasco Rossi
Vasco Rossi (foto dal web)

Aver deciso di far esibire Renato Zero fu “un buco pazzesco“, racconta Vasco, poiché all’epoca l’artista era poco conosciuto. “A un certo punto gli si ruppe anche l’impianto e lui continuò raccontando barzellette e saltando in braccio all’uno e all’altro“, ricorda, per poi scherzare su come gli abbia dato la possibilità di farsi notare. “In quel periodo mandammo in onda Madame per un mese di seguito come sigla della radio e so che qualche tempo dopo cominciò a esibirsi nei locali tra Emilia e Toscana. Mi sa che lo abbiamo lanciato noi“, ha concluso così il suo racconto lasciando poi la parola a Renato.

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Il re dei sorcini aggiunge poi alcuni dettagli, “Lo spazio dello show era mitico: i giardini pubblici del paese. Dopo il terzo pezzo ci fu un botto micidialee l’amplificazione andò a fuoco” è allora che decise di iniziare a raccontare barzellette, per non perdere l’ingaggio. Il cantante venne pagato da Vasco e dal suo socio e ricorda ancora le parole che gli furono rivolte: “Vasco e il mio socio mi diedero 1 milione e mezzo di lire dicendomi che era la prima volta che pagavano qualcuno per non cantare”.

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Da quella sera entrambi di strada ne hanno fatta ma ancora oggi ripensare a quel momento li regala un sorriso. Vasco conclude il messaggio di auguri rivolgendogli una frase tratta proprio dal brano Madame, leggermente rivisitata: “Sei una rarità in tutta la città. Di mostri come te cerco in giro ma non ce n’è“.

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