Pandemia, l’odissea dell’operaio e la sua triste scomparsa in pochi giorni

Una ricostruzione agghiacciante del calvario vissuto dal 63enne operaio napoletano nel reparto per malati di coronavirus.

Reparto Covid-19 (Getty Images)
Reparto Covid-19 (Getty Images)

Ricoverato lo scorso 28 Settembre, Tullio Flamini, è poi deceduto l’8 Ottobre a causa di un aggravamento delle sue condizioni all’ospeale Antonio Caldarelli di Napoli. A rivelare i dettagli del calvario vissuto dall’operaio in quei giorni per lui fatali sono stati i messaggi condivisi con la moglie, Sofia, ed i figli durante l’intero periodo di intubazione.

Flamini accennava nei suoi messaggi alle forti difficoltà riscontrate nel poter comunicare esaustivamente con il personale medico, lamentando di un’incompresione che  anche secondo la moglie del sessantatreenne risiedeva alla base stessa dell’organizzazione generale del reparto.

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La stanchezza e gli ultimi messaggi

Coronavirus in corsia (Getty Images)
Coronavirus in corsia (Getty Images)

Tullio, come tantissime altre persone in questo 2020, ha sofferto non soltanto di difficoltà respiratorie ma nel frattempo di una straziante solitudine. A condividere questa mancanza di considerazione da parte delle istituzioni sanitarie, che pur non cessando mai di salvare innumerevoli vite e di condurre al meglio il loro indispensabile lavoro, sembra che non abbiamo provveduto ad aggiornare adeguatamente i cari dei malati infetti da Covid-19, lasciando questi ultimi inevitabilmente soli e talvolta fino alla fine.

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Per questo motivo, Sofia ha voluto condividere come segno di informazione e di solidarietà i messaggi scritti dalla coppia in quei giorni. Per fare in modo che questi valgano come un appello e che abbiano la giusta risonanza. Soprattuto in memoria di Tullio che, da marito e papà premuroso quale era, scriverà prima di lasciarli “Se la cosa si mette male. Io poi vi seguirò dall’alto.

Siamo stravolti. Abbiamo ricevuto poco fa’ la triste notizia che è venuto a mancare un nostro amico fraterno. Tullio…

Pubblicato da Sol Cobas Campania su Giovedì 8 ottobre 2020

Gli amici ed i colleghi stravolti dalla notizia si sono uniti al dolore della triste perdita della famiglia dell’operaio attraverso un post pubblicato su facebook il giorno stesso. Tutti lo ricordano come un “uomo vero ed un amico fraterno” , “una persona con grandi valori“.

 

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