Covid-19, donna guarita da mesi affetta ancora da parosmia

Una donna a distanza di tre mesi dalla sua guarigione dal Covid-19 è perseguitata da uno strano sintomo: la parosmia.

Covid-19 donna guarita parosmia
(Getty Images)

Una donna di nome Alessandra mesi addietro è risultata positiva al Covid-19. Tra i sintomi con cui si è manifestato nella sua persona, la perdita del gusto e dell’olfatto. Molto comuni in chi ha contratto il virus. Tuttavia, e qui sopraggiunge la particolarità del suo caso, una volta guarita nel mese di ottobre ancora oggi patisce un effetto davvero singolare della malattia. Si chiama parosmia.

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Covid-19, donna guarisce ad ottobre ma ad oggi soffre di parosmia

Fumo sigaretta
(Ralf Kunze – Pixabay)

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Soffrirebbe di parosmia Alessandra. In sostanza la giovane donna a distanza di tre mesi dalla sua negativizzazione dal coronavirus sentirebbe odore di sigarette. Un sintomo di strascico del virus davvero singolare, considerato che lei non ha mai fumato nella sua vita. La donna ha raccontato la sua esperienza alla redazione di Fanpage dichiarando: “Mi sembra di impazzire, la sento nelle narici e in gola, è una sensazione indescrivibile“.

Scientificamente, pare che il virus quando colpisce eliminando gusto ed olfatto agisca danneggiando i tessuti percettivi. Prima che i nervi si riparino vi sarebbe bisogno di un lungo periodo, durante il quale la percezione dei sensi risulta distorta.

Gli affetti da parosmia avvertono costantemente un odore acre che si associa all’affumicato, o meglio alla puzza di bruciato. Alessandra ha raccontato alla redazione di Fanpage che inizialmente non si era accorta di questa patologia. Avvicinandosi a bevande e cibi ne distingueva perfettamente l’odore. D’un tratto avrebbe iniziato ad avvertire odore di sigaretta nei momenti più disparati, quando nessuno intorno a lei fumava. Una circostanza che l’avrebbe condotta a lavarsi continuamente i capelli ed a fare spessissimo il bucato. Una sorta di ossessione per eliminare quella fastidiosa puzza. Si sarebbe accorta che il problema era solo nelle sue percezioni il giorno della Vigilia di Natale. Stava cucinando, racconta a Fanpage, e solo lei diversamente dai suoi famigliari avvertiva odore di sigaretta.

Un sintomo che le sta condizionando la vita, prosegue, considerato che le capita di svegliarsi anche di notte perché lo avverte in maniera insistente. Per lei che non ha mai fumato, questo è un odore intollerabile che non riesce per nulla a sopportare. Anche psicologicamente il fatto di essere guarita, ma al contempo di patire ancora la sta destabilizzando.

Alessandra ha poi proseguito, ai microfoni di Fanpage, spiegando di essersi iscritta a numerosi gruppi su Facebook per cercare altre persone che come lei ora soffrono di questa alterazione.

I sensi svolgono un ruolo importante per l’elaborazione dei dati da parte del cervello ed il fatto che non si riesca a sfruttarli crea una sorta di smarrimento umano, che tende a sentirsi stranito.

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Fumo
(ArtTower – Pixabay)

Purtroppo questo sintomo risulta essere ancora poco esplorato e studiato. Una circostanza che inevitabilmente rende oscura la conoscenza sui tempi di recupero.

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