Report: patto generazionale tra Bossi e Salvini. Cosa stipulava l’accordo

Report. Secondo la trasmissione d’inchiesta di RaiTre, esisterebbe un patto intercorso tra l’ex leader della Lega, Umberto Bossi e l’attuale segretario di partito, Matteo Salvini

Matteo Salvini (Getty Images)
Matteo Salvini (Getty Images)

Secondo quanto riportato dall trasmissione d’inchiesta di RaiTre, Report, esisterebbe un patto generazionale intercorso tra l’ex leader della Lega, Umberto Bossi, e l’attuale segretario di partito, Matteo Salvini.

L’accordo risale al 2014. Salvini avrebbe promesso al Senatur una cifra pari a 450mila euro all’anno per mantenere lo staff composto dagli autisti e la segreteria del Presidente della Lega.

Il partito, inoltre, rinunciava a portare avanti l’idea di querelare Umberto Bossi per approvazione indebita. In cambio, però, l’avvocato storico della Lega, Matteo Brigandì, ha dovuto rinunciare a parcelle per un valore di circa 6 milioni di euro.

LEGGI ANCHE -> Crisi governo, Di Maio: “48 ore per consolidare la maggioranza”

Report: patto tra Bossi e Salvini. Le parole dell’avvocato Matteo Brigandì

Matteo Salvini, Umberto Bossi Patto Lega Report
Matteo Salvini, Umberto Bossi – GettyImages

POTREBBE INTERESSARTI ANCHE >>> Crisi di governo, il premier Conte pronto a dimettersi

Raggiunto dai microfoni di Report, l’avvocato Brigandì ha raccontato i termini dell’accordo intercorso tra Bossi e Salvini.

“Salvini mi ha chiesto un incontro, siamo andati a cena insieme” – ha detto lo storico legale del partito. Brigandì, creditore di 6 milioni di euro per i propri servizi svolti per la Lega, aveva chiesto al tribunale di Messina di sequestrare i fondi presenti nelle casse del partito.

Se vuoi essere sempre informato in tempo reale e sulle nostre notizie di gossip, televisione, musica, spettacolo, cronaca, casi, cronaca nera e tanto altro, seguici sulle nostre pagine FacebookInstagram e Twitter.

Matteo Salvini, Umberto Bossi Patto Lega Report
Matteo Brigandì – Screen Report

“Da quell’incontro è nato un accordo. Bossi otteneva la presidenza del partito, la possibilità di esporre le proprie idee in sede di consiglio federale e di proporre delle candidature in Camera e Senato. In cambio, io ho ritirato la richiesta avanzata al tribunale di Messina. Salvini ha risolto il suo problema e i soldi che c’erano sono spariti”

Impostazioni privacy