Carmagnola, uccide moglie e figlio con una serie di coltellate e infierisce sul corpo della vittima: la furia di Alexandro Riccio
Alexandro Riccio, 39enne e rappresentate di Carmagnola, ha ucciso moglie e figlio mentre dormivano lo scorso venerdì, in seguito a un litigio con la donna. Successivamente ha tentato diverse volte il suicidio, senza riuscire nel suo intento.
L’autopsia ha messo in luce alcuni dettagli del tragico epilogo che ha coinvolto la psicologa di 38 anni Teodora Casasanta, moglie dell’assassino, e il figlio Ludovico, di soli 5 anni, permettendo la ricostruzione degli avvenimenti.
Si è delineata una vera e propria strage causata dalla violenta furia omicida dell’uomo, che ha infierito sul corpo della vittima, lanciandole addosso decine di oggetti. Disposto l’arresto per duplice omicidio con aggravante della crudeltà.
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Li uccide e infierisce sul corpo della moglie
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L’esito dell’autopsia su Teodora Casasanta ha rivelato ulteriori drammatici dettagli di quanto avvenuto nella notte tra il 28 e il 29 gennaio. La vittima, che si trovava a letto, sarebbe stata colpita 15 volte alla schiena con un coltello, ma non sarebbe morta sul colpo.
Il marito ha perpetuato la violenza nella furia omicida, lanciandole addosso una serie di oggetti presenti nella stanza, infierendo così sul corpo della moglie. Lampada, cornice, persino il televisore, sono gli strumenti utilizzati dall’uomo, per un totale di 50 oggetti sequestrati.
L’esame eseguito sul figlio Ludovico, anch’esso ucciso nel sonno, ha rilevato una ferita inferta con un cavatappi all’altezza della gola e 8 le coltellate che lo hanno colpito. L’assassino ha poi trascinato il corpo nel corridoio, luogo del ritrovamento, non distante dal corpo della madre.
Riccio, che prima della crudele strage aveva scritto un biglietto dove spiegava le sue intenzioni “Vi porto via con me“, ha poi tentato invano il suicidio. Si è tagliato le vene e successivamente si è lanciato dalla finestra, trovando l’impatto sull’asfalto.
I vicini allarmati, che avevano già sentito delle urla provenire dall’abitazione, hanno chiamato il 112. L’uomo è stato ricoverato con diverse fratture e una prognosi di 60 giorni, ma senza alcun pericolo di vita. Convalidato l’arresto per duplice omicidio, con aggravante della crudeltà.
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I titolari del bar “Chantilly”, frequentato assiduamente dalla coppia, si dichiarano increduli di quanto avvenuto: “Veniva spesso, sembrava una persona tranquilla, erano una bella famiglia”, niente che facesse presagire la tragedia. Proclamato il lutto cittadino.
