Calcioscommesse, giocatore di serie A parla con i magistrati: racconto sconvolgente – VIDEO

Il giocatore del Torino Armando Izzo ha raccontato davanti al pm di aver simulato un infortunio per evitare di giocare una partita possibile oggetto di calcioscommesse.

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Avrebbe simulato un infortunio per evitare di rimanere coinvolto in una partita combinata. Questo è quanto dichiarato dal difensore del Torino Armando Izzo al sostituto procuratore antimafia Maurizio De Marco nell’ambito di un processo su calcioscommesse e camorra. Nel dettaglio gli inquirenti ipotizzano che Modena-Avellino serie B, match di Serie B nel marzo 2014, possano essere finite le mani della camorra per una combine.

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Calcioscommesse, Armando Izzo davanti al pm: “Ho simulato un infortunio per non essere coinvolto in una combine”

Armando Izzo
Armando Izzo (Getty Images)

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Ho simulato un infortunio (un risentimento muscolare) per non essere coinvolto in una combine“. Queste le parole di Armando Izzo davanti al pubblico ministero Maurizio De Marco che lo ha indagato per presunti contatti con la camorra relativamente ad una presunta combine. Nel dettaglio, riporta Il Mattino, gli investigatori ipotizzano che Modena-Avellino, match del campionato di Serie B disputatosi il 7 marzo del 2014, possa essere stata oggetto di una combine da parte della camorra. Il giocatore che all’epoca dei fatti militava nell’Avellino, durante la gara, come ammesso, rimase per tutti i 90’ in panchina fingendo un problema fisico.

Il difensore del Torino, riporta Il Mattino, avrebbe proseguito spiegando i dettagli del perché di questa decisione. Izzo racconta di essere stato contattato, mentre era da sua madre a Secondigliano, dal collega Luca Pini, giocatore che faceva anche il gioielliere e che avrebbe dovuto consegnargli dei monili. Quando i due si incontrano, insieme ad un’altra persona, si recano in un ristorante dove vi erano Millesi ed i fratelli Accurso, entrambi esponenti di spicco della camorra di Secondigliano, ed altre due persone di cui Izzo non ricorda i nomi. Intuendo che qualcosa non andava, anche se non aveva sentito nulla di particolare, Izzo racconta di aver lasciato il ristorante ed aver preso un taxi.

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Armando Izzo
Il giocatore del Torino Armando Izzo (Getty Images)

Infine il difensore, come riporta Il Mattino, ha raccontato di un altro episodio avvenuto quando aveva 18 e giocava alla Triestina. Il giocatore racconta di essere stato avvicinato da alcuni soggetti, di cui non ricorda i nomi, che volevano truccare alcune partite, richiesta immeditatamente respinta da Izzo che voleva solo giocare e fare carriera.

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