Viene scarcerato e stupra due donne, l’epilogo è tragico

Scarcerato e stupra due donne: un 38enne pluripregiudicato è entrato in azione e nel giro di una settimana ha ucciso una donna e ne ha fatto ammalare un’altra

scarcerato stupra due donne
killer (Pixabay)

Nel giorno in cui si è celebrata in tutto il mondo la festa della donna arriva l’ennesima notizia di violenze e soprusi nei confronti di coloro che vengono ancora definite il “sesso debole”. Due le donne che sono rimaste vittima di un aguzzino che era appena stato scarcerato secondo i fatti che racconta leggo.it.

Il detenuto era uscito solo il giorno prima dalla prigione dove aveva trascorso più della metà della sua vita e non ci ha pensato due volte prima di macchiarsi di un altro crimine. Rapina, furto e lesioni personali gravi erano le motivazioni che avevano tenuto il 38enne Alexander Brezhnev in carcere per diverso tempo.

Ora si aggiunge anche la violenza e l’omicidio. Sì perché l’uomo dopo essere stato scagionato ha stuprato due donne, ad una ha trasmesso l’Hiv e l’altra l’ha uccisa. Un tragico epilogo di cui si ha notizia proprio in un giorno simbolo che dovrebbe rappresentare e ricordare a tutti che le donne non sono né essere inferiori e né pedine da usare e maltrattare. Ma vediamo nello specifico i fatti accaduti.

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Violenza contro le donne
Donna picchiata (foto di Tumisu da Pixabay)

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Alexander Brezhnev appena uscito di prigione ha colpito ancora. Il giorno dopo essere stato liberato ha stuprato una donna. Ha abusato di lei senza usare protezioni per sapendo di essere positivo all’Hiv e così le ha trasmesso il virus. La vittima della violenza ha scoperto dopo un po’ di tempo di esserci ammalata. Ma a tutto questo si sono aggiunte le minacce del suo aggressore che ha intimato alla donna di rimanere in silenzio altrimenti l’avrebbe uccisa.

Sono passati solo otto giorni da questo primo e vile atto e l’uomo è tornato in azione, più violento e cruento di prima. Ha rapito addirittura una studentessa, ha abusato di lei in un bosco e poi l’ha uccisa. La giovane aveva solo 13 anni, Yulia Klimenkova, rapita dal villaggio di Borodinsky, a Tula, nella Russia occidentale che in attimo ha visto spezzare la sua giovane vita. Il suo corpo è stato ritrovato dopo tre giorni ma il 38enne è stato nuovamente arrestato nel giro di tre giorni.

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Violenza sulle donne (Pixabay)

Per Breznev si aprono così di nuovo le porte del carcere. Dovrà affrontare il processo con l’accusa di stupro, aggressione sessuale, infezione da HIV, rapimento, lesioni personali gravi e omicidio di un minore.

 

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