Cashback, per i più “furbi” sono dolori: la rivelazione che tutti aspettavano

Sono ancora molti i furbetti del cashback che cercano di farla losca nell’effettuare il maggior numero di pagamenti tramite il sistema elettronico

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Distributore (Foto di IADE-Michoko da Pixabay)

“La Provincia di Como” nelle sue pagine online lo scorso 22 marzo ha così titolato la notizia del giorno riguardo il nuovo caso di frode ai danni dello Stato: “Il ‘furbetto del cashback’ ha colpito anche ad Arosio. Sono bastati 14 minuti di notte al self service Tamoil per accumulare i tagliandi sperando nei rimborsi”. L’uomo avrebbe infatti compiuto ben 10 operazioni al distributore sulla Novedratese, per un totale di 11,87 euro, con ogni transazione poco superiore all’euro.

Ovviamente l’operazione non serviva per fare il pieno e smaltire le monetine spicce, ma era solo un modo poco legale per incrementare il numero di transazioni nel concorso a premi del super cashback.

L’obiettivo dei furbetti che compiono queste manovre è quello di riuscire a “scalare” la classifica nel montepremi finale, ricevendo un rimborso pari al 10% della spesa pagata con moneta elettronica. Ricordiamo che si tratta di un rimborso speciale valido fino al 30 giugno di un importo fino a 3mila euro che spetta ai primi 100mila che abbiano effettuato il maggior numero di pagamenti con sistema elettronico.

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Claudio Durigon, “Al vaglio diverse soluzioni per prevenire eventuali condotte abusive”

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Pagamento elettronico (Foto di Photo Mix da Pixabay)

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In merito proprio a questa vicenda accaduta ad Arosio, il sottosegretario al Ministero dell’Economia e delle Finanze, Claudio Durigon, nel corso di un’interrogazione parlamentare ha fatto sapere:

Le condotte anomale sul totale complessivo sono lo 0,2% del totale” e che “è in atto una costante attività di monitoraggio da parte di PagoPa per individuare operazioni anomale e abusive e adottare i necessari interventi correttivi, fino all’esclusione dal programma”. Il sottosegretario comunque si chiama ottimista, poiché il 56,6% delle transazioni totali che rientrano nel programma hanno un importo inferiore ai 25 euro che rappresentano di solito i micro pagamenti svolti a mezzo moneta, quindi in linea con l’obiettivo iniziale del Governo.

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Cashback (Foto di Obsahovka da Pixabay)

Questa operazione legata al cashback, ha però avuto anche dei segnali positivi per i pagamenti digitali, passati da quasi 6 milioni nel periodo sperimentale a cavallo delle festività natalizie 2020, con più di 4 milioni di utenti attivi, a più di 8,5 milioni con 7 milioni di utenti attivi a inizio marzo.

 

 

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