Vita d’inferno per Django, il cucciolo di cane torturato e ucciso

Un testimone aveva visto il proprietario mentre roteava in aria il cagnolino, tenendolo per il guinzaglio.

 

[IL S’APPELAIT DJANGO]
Il s’appelait Django, c’était un petit chiot noir, il avait des yeux splendides, et il est…

Pubblicato da Police nationale de la Charente-Maritime su Venerdì 26 marzo 2021

Si chiamava Django, era un cucciolo, aveva dei bellissimi occhi ed è morto.” Con questo messaggio conciso pubblicato questo venerdì (26 marzo), la gendarmeria della Charente-Maritime ha annunciato la tragica notizia. Il dramma si è consumato nel dipartimento francese della regione Nuova Aquitania, dove il cagnolino ha perso la vita a causa di costanti violenze e abusi da parte del padrone 20enne.

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Django ritrovato sventrato in un sacchetto di plastica

Polizia francese
Polizia francese (Getty Images)

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Secondo quanto riferisce France Bleu, questo mercoledì (24 marzo) un residente locale ha ritrovato il cadavere dell’animaletto sul ciglio di una strada a Saintes, comune e città storica nella Francia occidentale. Django era avvolto in un sacchetto di plastica. Il corpicino del cucciolo era smembrato, completamente sventrato ed eviscerato, con il cranio e la mascella in frantumi e numerosi segni di violenza e tracce di ustioni.

Le fonti mediche relative al controllo effettuato dal veterinario non lasciano dubbi circa le circostanze del decesso dell’animale: Django è stato ucciso dal padrone. Tesi che trova conferma anche dall’agghiacciante confessione di un testimone, citato dal notiziario francese. Qualche giorno prima, questi aveva colto il 20enne maltrattare l’animale, facendolo roteare all’estremità di un guinzaglio per poi lanciarlo in aria.

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Il responsabile è stato arrestato il giorno della macabra scoperta: il 20enne dovrà scontare 2 anni di carcere per atti di crudeltà su animali.

Fonte Paris Match

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