Federico Tedeschi, chi è il ragazzo di 19 anni che la famiglia ritiene sia stato ucciso

Federico Tedeschi, morto all’interno di una villa all’Infernetto (Roma) potrebbe non essere deceduto a causa di un infarto: ipotesi omicidio.

Federico Tedeschi morto infarto omicidio
Federico Tedeschi (screenshot – Le Iene)

Ancora non si conoscono le intenzioni del legale della famiglia Tedeschi, ma sta di fatto che sulla morte del giovane Federico sarebbero emerse delle prove che contrastano con la ricostruzione per cui il decesso del 19enne avvenne per morte naturale. Denuncia per omicidio contro ignoti o riapertura delle indagini, sono le piste percorribili. Due binari che, però, portano verso la medesima stazione.

Per i genitori di Federico, il figlio che godeva di ottima salute, non sarebbe morto per una “necrosi su base ischemica, con infarto acuto del miocardio”, ma sarebbe stato ucciso.

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Federico Tedeschi, la famiglia respinge l’ipotesi della morte per infarto: è stato omicidio

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(Jan Vašek – Pixabay)

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Federico Tedeschi, 19 anni, venne trovato morto all’interno dell’abitazione familiare, sita all’Infernetto (Roma) il 26 settembre 2017. La richiesta di archiviazione sul caso, promossa dalla Procura competente, venne accolta dal Gip, il quale -basandosi sulla perizia del consulente del Tribunale- concordò si fosse trattato di decesso naturale. Un infarto quello che avrebbe colpito il ragazzo.

Una decisione mai condivisa dalla famiglia, stante le circostanze del ritrovamento del corpo e diversi elementi. Fu proprio la madre di Federico a rinvenire il cadavere il quale presentava numerose ecchimosi. Il volto pareva tumefatto: sangue usciva dal naso e dalla bocca. Come se si fosse trattato, in realtà, di un’aggressione a morte. E proprio questa è l’ipotesi sostenuta dalla famiglia, ossia che il 19enne sia stato ucciso. Stando a quanto riporta la redazione de Il Corriere della Sera, il legale di casa Tedeschi – il quale non ha ancora stabilito se sporgere denuncia di omicidio volontario contro ignoti o chiedere una riapertura delle indagini seguendo gli iter di legge- è pronto ad imboccare questa strada.

All’interno degli atti di parte si leggerebbe la menzione ad un tale Lukas, un praticante del sadomaso. Ed ancora, si farebbe riferimento ad un pezzo di dente spezzato del giovane rinvenuto all’interno di un cassetto. Tutti elementi, quindi, che smonterebbero con forza l’ipotesi della morte per cause naturali.

Al momento dei fatti, riferisce Il Corriere della Sera, tanta era la convinzione che non si fosse trattato di omicidio che la polizia scientifica, pare non abbia neppure effettuato un sopralluogo all’interno della villetta. Solo su impulso della famiglia vennero raccolti degli elementi controversi come ad esempio delle impronte e delle tracce ematiche in diversi punti dell’abitazione. Come anche, pare mancassero, delle ciabatte da uomo. Non solo, un guanciale venne anche rinvenuto sotto il letto del ragazzo, e la grata del piano terra – lasciata chiusa dalla madre prima di uscire- venne ritrovata aperta dopo il rientro della famiglia in casa.

A destare non poche perplessità, riporta Il Corriere della Sera, anche la circostanza per cui il profilo Facebook di Federico il giorno stesso della morte venne tramutato -da soggetto ignoto- in una pagina commemorativa. Ed ancora, sempre la madre del ragazzo, avrebbe trovato all’interno del cellulare del figlio conversazioni postume alla sua morte. Pare che quel Lukas di cui si parla negli atti, gli scrisse di essere fuori casa e di aver voglia di incontrarlo, scrivendogli: “Ci vediamo ora? Facciamo qualcosina, ho una voglia. Padrone- riporta Il Corriere- ci sei?”.

Messaggi che hanno turbato la famiglia, la quale si è trovata dinnanzi alla paventata ipotesi che il figlio frequentasse degli ambienti sadomaso. Potrebbe essere ora, proprio questo Lukas a fornire delle spiegazioni alla famiglia.

All’attenzione del legale dei Tedeschi anche la ricostruzione della dinamica dei fatti. Rinvenire un pezzo di dente all’interno di un cassetto ben farebbe comprendere come illogica e distaccata dalla realtà è l’ipotesi secondo cui il ragazzo si sarebbe rotto il dente sbattendo sul mobile in legno.

Ciò per due ordini di ragioni, ha spiegato l’avvocato stando a quanto riferisce Il Corriere. In primo luogo perché il labbro avrebbe attutito il colpo e quindi il mobile non si sarebbe lesionato. Secondo, perché il frammento, verosimilmente, avrebbe dovuto essere rinvenuto, in bocca, in gola o al massimo in prossimità del cadavere ma non di certo all’interno di un cassetto. Sul punto, però, avrebbe precisato, meglio chiariranno gli esami balistici.

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(StockSnap – Pixabay)

La famiglia vuole, dunque, verità. Sapere come realmente sia morto il figlio. Per loro, la possibilità che si sia trattato di un decesso per cause naturali collide con le evidenze dei fatti.

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