Scomparsi | Paola Gallo, la madre svanita nel nulla insieme al compagno

Nel settembre del 1998, Paola Gallo è scomparsa da Rho (Milano) insieme al suo compagno Francesco: sul loro caso aleggia l’ombra della criminalità organizzata.

Paola Gallo
Paola Gallo (Chi l’ha visto?)

Paola Gallo aveva 34 anni quando scomparve misteriosamente. Era il 15 gennaio del 1998 ed insieme al suo compagno Francesco si sarebbero dovuti recare a Genova per una gita fuoriporta. Purtroppo nel capoluogo ligure la coppia non arrivò mai. Ma come può la vita di una donna come Paola, madre amorevole e lavoratrice encomiabile, intrecciarsi con l’ombra della criminalità organizzata? Perché sussiste il timore che lei ed il suo compagno possano essere state vittime della mafia? Tutto deriva dal passato di Francesco.

Paola Gallo, la madre di 34 anni scomparsa da Rho nel gennaio del 1998

Paola Gallo ha 34 anni ed è madre di Michele, all’epoca dei fatti 14enne. Il ragazzo era il frutto dell’amore del primo matrimonio della donna. Un amore finito che anche giudizialmente si stava concretando in una separazione.

Paola Gallo
Paola Gallo (screenshot Chi l’ha visto?)

Paola aveva deciso di riprendere in mano le redini della sua vita ed a Rho (Milano) insieme a suo figlio aveva preso casa. Il loro nido, che con tanta cura insieme avevano rimesso a nuovo. La 34enne era un’infermiera e proprio nel piccolo centro lombardo aveva trovato un impiego. Una nuova esistenza di cui andava molto fiera.

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Anche sentimentalmente sembrava aver trovato un equilibrio. Aveva conosciuto un uomo di nome Francesco, originario di Gela. Una persona dai più descritta come arrogante, ma che in realtà lei riteneva essere solo genuino e spontaneo. “Franco”, così si faceva chiamare, però aveva un passato oscuro, probabilmente legato alla mafia che gestiva i traffici in Nord Italia. Sulla sua testa già diverse condanne. Eppure a Paola aveva garantito che lui con quell’ambiente non aveva più nulla a che fare. Che era pulito e non era più ne giro. Una circostanza quasi del tutto smontata all’esito della scomparsa. Ma cosa è accaduto?

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Il 15 gennaio del 1998 Paola e Franco decidono di recarsi a Genova per una gita ed incontrare alcuni amici. La donna dice al figlio che il compagno le ha assicurato che per ora di cena avrebbero fatto rientro. Quel giorno Paola preparò dei panini e lasciò inspiegabilmente a casa i suoi apparecchi acustici insieme ad altri effetti personali da cui di norma non si separava. A bordo della BMW station wagon di Franco iniziarono il loro viaggio intorno alle 14:30. Verso le 21, però, Paola chiama Michele e lo avverte che sarebbero tornati il giorno seguente. Nella voce non sembrava preoccupata, circostanza che quindi non fece accendere alcun allarme. Trascorsi due giorni, però, stanti le mancate notizie i fratelli di Paola ed il figlio si allarmano sporgendo denuncia di scomparsa.

Immediatamente viene attivata la macchina delle ricerche e sin da subito si comprende che qualcosa deve essere andata per il verso sbagliato. Visionando i filmati autostradali, gli inquirenti scoprono che la coppia dopo aver imboccato l’autostrada che portava a Genova, inspiegabilmente dopo pochi chilometri avrebbero compiuto una deviazione, uscendo al casello di Bereguardo ed intorno alle 16:30 avrebbero pagato il pedaggio. Verso le 18 il cellulare di Franco avrebbe agganciato una cella telefonica di Torino. Eppure alle 21 nella telefonata al figlio, Paola disse che erano a Genova.

Per gli investigatori il passato del compagno avrebbe giocato un ruolo determinante nella vicenda. Le ipotesi aperte furono due: o che la coppia sia stata vittima collaterale di un regolamento di conti o che i due si siano allontanati perché Franco voleva sottrarsi alle sue pendenze penali.

Anche la redazione di “Chi l’ha visto?” si è occupata del caso, trattando per molto tempo il giallo e fornendo importanti aggiornamenti. In particolare nel 2008, quando gli inquirenti iniziarono a dare più credito all’ipotesi dell’omicidio. Il tracciamento del cellulare a Torino nel 1998, precisamente a Trecate riaccese i timori sulla tragica fine.

In quel luogo, infatti, il nucleo d’investigazione sulla criminalità organizzata della Guardia di Finanza (G.I.C.O.) attivò delle ricerche al fine di rinvenire dei cadaveri. Era quindi possibile che Paola e Franco fossero stati eliminati ed i loro resti occultati. Ed in effetti qualcosa venne rinvenuto alimentando sempre più il dubbio del regolamento di conti. Sembrò verosimile che i due fossero stati attirati in quel luogo con una scusa ed essendo lontani dal traffico pareva sempre più probabile la possibilità che lì fossero stati neutralizzati.

Guardia di Finanza
Guardia di Finanza (mino21 – AdobeStock)

Purtroppo, i medici legali non riuscirono mai ad ottenere riscontro certo su quei reperti, quindi il caso di Paola Gallo e del compagno Franco resta ancora irrisolto.

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