Cadavere in una valigia: spunta inquietante ipotesi

A breve verrà eseguita l’autopsia sul 37enne rinvenuto in una valigia a Roma: al momento gli inquirenti nutrono perplessità sulla fidanzata.

Polizia scientifica
Polizia scientifica (Getty Images)

L’ipotesi attualmente più accreditata è che l’uomo rinvenuto morto all’interno di una valigia a Pietralata, quartiere di Roma, possa essere deceduto per overdose. Ma se sul piano teorico questa ricostruzione sarebbe quella che meglio si incastra con tutti gli altri elementi di prova, sul piano pratico negli inquirenti si è aperto uno spaccato.

In primis, per il sangue attorno al bagaglio. In secondo luogo, se davvero fosse morto per un abuso di droghe, perché la fidanzata – una volta rientrata a casa e rinvenutolo morto- non avrebbe chiamato i soccorsi piuttosto che occultarne il cadavere? Gli investigatori, sul punto, temono anche altro.

Roma, cadavere in una valigia: la fidanzata non avrebbe fatto tutto da sola

Overdose, molto probabile che l’esame autoptico confermi questa, come causa del decesso del 37enne rinvenuto all’interno di una valigia a Pietralata, quartiere di Roma, nella giornata di ieri sabato 5 maggio.

Polizia
Polizia (foxytoul – Adobe Stock)

Il corpo ad una prima ispezione, infatti, non pareva mostrare segni di violenza. Eppure, dal bagaglio fuoriusciva del sangue. Un nodo che solo l’esame disposto sulla salma potrà sciogliere. Stando alle prime notizie trapelate, riferisce Fanpage, è emerso che la vittima avesse problemi di droga e precedenti penali.

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Intanto, per gli inquirenti, si apre un possibile scenario in cui la fidanzata della vittima potrebbe essersi fatta aiutare da qualcuno per disfarsi del cadavere. Che sia stata lei ad occultare il corpo, è frutto di una sua stessa dichiarazione. La 39enne avrebbe detto di essersene liberata perché era in casa da una settimana.

In fase di interrogatorio, riporta Fanpage, la donna avrebbe detto di essere rientrata in casa, di aver trovato il compagno in terra e di aver provato a rianimarlo. Accortasi che era morto, l’avrebbe quindi tenuto in casa per una settimana. Dopodiché lo avrebbe infilato in una valigia, lasciandolo per strada.

Il ritrovamento

A rinvenire il corpo nella valigia, un uomo che ieri mattina – sabato 5 giugno- camminava nei pressi di Piazza Federico Sacco, a Pietralata. Era da poco sorto il sole ed avrebbe notato il trolley attorno al quale si era formata una chiazza di sangue e che emanava un forte odore. Da fuori si vedeva la sagoma di una testa.

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Allertate immediatamente le Forze dell’Ordine, queste ultime hanno delimitato l’area e scoperto cosa vi fosse all’interno della valigia. In pochissimo tempo, riporta Fanpage, sarebbero risaliti alla fidanzata della vittima. Raggiunta la donna in casa, gli si sarebbero subito accorti del persistente odore di candeggina. Con molta probabilità il prodotto era stato utilizzato per ripulire l’appartamento.

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(ChiccoDodiFC – Adobe Stock)

Il motivo per il quale la donna si sia disfatta del cadavere piuttosto che denunciare l’accaduto, insospettisce non poco gli inquirenti.

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