Scomparsa del bimbo di 2 anni nel Mugello: sospetti sollevati da Roberta Bruzzone

Scomparsa del bimbo di 2 anni. Dopo il ritrovamento del piccolo Nicola Tanturli, l’esperta criminologa Roberta Bruzzone ha continuato a parlare del caso, sollevando un sospetto

La notizia del ritrovamento di Nicola Tanturli, il bimbo di 21 mesi scomparso  a Campanara di Palazzuolo sul Senio, località isolata dell’Alto Mugello, ha riempito di felicità una nazione intera.

Il bambino è stato ritrovato a 3 km dalla sua abitazione grazie all’intervento di un inviato della trasmissione “La Vita in Diretta”, Giuseppe Di Tommaso, che ha avvertito dei lamenti provenire da una scarpata. La famiglia vive in un casolare di campagna e gestisce un’azienda di apicoltura con annesso un piccolo allevamento di animali da cortile. La vegetazione nei dintorni è molto florida e fitta, il territorio impervio: questo ha rallentato le ricerche. Come raccontato dalla madre del piccolo Nicola, Giuseppina Paladino, la scelta di risiedere in quei luoghi deriva dalla volontà di adottare uno stile di vita più improntato sull’autosufficienza: “Mi sembrava assurdo saper utilizzare un pc e non aver mai piantato un pomodoro, non saper più riconoscere una pianta velenosa da una che cura…”

Il bambino si sarebbe allontanato autonomamente; adesso si trova all’Ospedale Pediatrico Meyer di Firenze per accertamenti ma le sue condizioni non destano preoccupazione. Sul suo caso si è espressa la criminola Roberta Bruzzone.

Scomparsa del bimbo di 2 anni. Le parole di Roberta Bruzzone a “La vita in diretta”

 

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Com’è noto, è stato grazie a un tempestivo intervento dell’inviato RAI de “La Vita in diretta”, Giuseppe Di Tommaso, se il piccolo Nicola Tanturli è tornato sano e salvo tra le braccia dei suoi genitori.

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Proprio durante il programma condotto dal giornalista Alberto Matano, la criminologa ed esperta Roberta Bruzzone è tornata a parlare del caso della scomparsa del bambino, sollevando il velo del dubbio: “Ci sono delle cose che non quadrano. Il bimbo indossava un paio di sandali, difficili da indossare per un piccolo di 21 mesi. Inoltre, come ha fatto a percorrere tre chilometri di notte senza avere paura?”.

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Scetticismi che possono decisamente definirsi leciti, nulla togliendo al momento di gioia per l’avvenuto ritrovamento. Al riguardo, l’inviata Antonella Delprino ha chiarito che la procura di Firenze ha comunque aperto un fascicolo sulla vicenda e verranno effettuate tutte le indagini necessarie. Tuttavia, trovandosi in un luogo tranquillo di campagna, non è un fatto inusuale che i bambini siano lasciati più liberi nei loro movimenti, fatto che ha potuto innescare l’allontanamento spontaneo del piccolo Nicola.

 

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La Delprino ha detto: “Non si esclude che l’indagine si concluderà con un nulla di fatto. Molti bambini qui escono a vedere le lucciole. Per fortuna è una storia a lieto fine”.

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