Viaggi di fine anno, le mete più gettonate per salutare il 2021

Quali sono le mete dove andare a fine anno? E sopratutto quali sono i documenti da avere per rispettare le norme? Noi lo sappiamo

Destinazioni vacanza
Destinazioni vacanza-foto pixabay

In questo periodo le norme che regolano i viaggi internazionali sono in evoluzione continua. L’aumento dei contagi e la nuova variante Omicron stanno creando un clima d’incertezza ancora una volta, sopratutto nel turismo.

Per ridurre la circolazione del virus alcuni paesi hanno deciso di chiudere le frontiere. Pertanto in alcuni luoghi non si potrà andare, in altri sì ma con le giuste documentazioni. Per alcuni paesi sono stati creati corridoi turistici, scopriamo quali sono.

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Località turistiche
Località turistiche-foto pixabay

Per alcuni paesi che hanno dimostrato un basso rischio epidemiologico, sono stati istituiti dei corridoi turistici. Si tratta di destinazioni esotiche come Maldive, Mauritius, Seychelles, Aruba, Sharm El Sheik, Marsa Alam e Repubblica Domenicana.

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Questi corridoi turistici Covid-free sono in vigore dal 30 settembre 2021 fino al 31 gennaio 2022. Sono itinerari in partenza e arrivo sul territorio nazionale, che consentono viaggi controllati secondo misure di sicurezza sanitaria che garantiscono la prevenzione dal rischio di contagio.

Sono organizzati da operatori turistici. Per tutte quelle destinazioni che invece non sono definite corridoi turistici, rimangono le regole di sempre. Bisognerà comunque compilare formulari sul proprio stato di salute.

Chi può usufruire dei corridoi turistici, sono esclusivamente le persone in possesso della certificazione che segni il completamento del ciclo vaccinale, oppure la certificazione di avvenuta guarigione.

In ogni caso entrambe le categorie dovranno comunque sottoporsi ad un test molecolare o antigenico condotto dal tampone e che risulti negativo nelle 48 ore precedenti alla partenza. Se poi la permanenza supera i 7 giorni occorre ripetere il test.

Steso discorso vale al rientro in Italia, bisognerà sottoporsi nuovamente ad un test 48 ore prima della partenza. Anche all’arrivo in Italia bisogna ripetere il tampone. In questo modo si eviterà la sorveglianza sanitaria. Ricapitolando, quello che serve per viaggiare è: il Green pass è obbligatorio per la partenza, si può viaggiare in diversi paesi categorizzati da lettere, A,B,C,D,E dove ci sono diverse misure.

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Nei paesi A non ci sono misure, in B sono a basso rischio epidemiologico, C dove gli spostamenti sono consentiti senza dover fornire motivazioni (tutta Europa), D spostamenti consentiti (diversi paesi sono inclusi).

Aeroporto
Aeroporto-foto pixabay

Infine E dove sono consentiti gli spostamenti solo per motivi di lavoro, salute e studio. E i paesi dove non si può andare: Sudafrica, Lesotho, Botwsana, Eswatini, Zimbabwe, Malawi, Mozambico e anche Namibia. Come ultimo step per la partenza, bisogna informarsi consultando il sito del Ministro degli Esteri, viaggisicuri.it, compilare moduli e fare i dovuti tamponi.

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